Venti a favore e freni straordinari
Scenari economici Confindustria n. 23 – Giugno 2015.
Il Csc rivede le previsioni all’insù, anche se la risalita si prevede lunga e difficile. Nel “consensus” per l’Italia (dopo un’eternità, finalmente senza più segni “meno”) il Csc raggiunge le prime posizioni.
Se non succedono cataclismi per Grexit, il Csc fissa – ma prudenzialmente - allo 0,8% la crescita e all’1,4% nel 2016. Certo, con tutti i fattori così favorevoli – e il Csc non prevede a breve cambiamenti nel cambio €/$ favorevole, nel prezzo del petrolio a 60/70 $ e nei tassi bassi – si sarebbe potuto ottenere anche di più, senza i noti vincoli strutturali che frenano il nostro Paese.
Il terreno perso non consente di accontentarsi: marciando a tappe forzate (con le riforme) ad un ritmo del 2,5% l’Italia riuscirà a tornare ai livelli del 2007 solo nel 2023.
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