Il portale degli interpelli

La cessione di un fabbricato in corso di costruzione e ancora accatastato come terreno è soggetta ad IVA e - in ragione del principio di alternatività IVA/Registro - sconta le imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna.

L'Agenzia delle Entrate fornisce alcuni chiarimenti sul trattamento ai fini Iva dei servizi resi da una società a fondi comuni di investimento. In particolare l'Agenzia precisa che: 1) i servizi di consulenza resi direttamente ai propri clienti in qualità di "outsourcer" rientrano nell'esenzione IVA se resi con assunzione diretta della responsabilità e a condizione che siano forniti per la gestione di fondi comuni di investimento; 2) con riferimento alle prestazioni per le attività di risk management erogate in sub-delega per conto di società a loro volta delegate in via diretta dalle SGR occorre valutare il profilo di responsabilità per le attività sub-delegate; 3) la concessione del diritto d'uso di un software può fruire dell'esenzione IVA se fornito esclusivamente per la gestione di fondi comuni d'investimento, ferma restando ogni considerazione, come sopra esposta, in merito al grado di responsabilità del prestatore di servizi.

L'Agenzia delle Entrate chiarisce quali sono le condizioni per esentare ai fini IVA le prestazioni erogate da un advisor nei confronti di fondi comuni di investimento. In particolare l'Agenzia precisa che: 1) i servizi resi in qualità di advisor direttamente ai propri clienti, con assunzione diretta della responsabilità, rientrano nell'esenzione IVA se forniti per la gestione di fondi comuni di investimento; 2) per le prestazioni consulenziali rese indirettamente ai clienti, in sub-delega per conto di società terze specializzate, occorre valutare il profilo di responsabilità per le attività sub-delegate; 3) anche nel caso di soggetti terzi con qualità di sub-fornitori o co-fornitori dei servizi di consulenza (lavoratori autonomi con propria partita IVA ovvero, per le attività di risk management, società specializzata del settore) occorre operare la predetta valutazione in merito alla responsabilità.

Nel caso di una prestazione complessa erogata da un advisor nell'ambito di un'operazione finanziaria, il regime di esenzione IVA (art. 10, comma 1, nn. 1, 4 e 9, DPR 633/72) può essere riconosciuto qualora sia individuabile una prestazione principale con i caratteri propri dell'"attività di intermediazione". Viceversa, l'esenzione non è applicabile se la prestazione possiede, nel suo complesso, natura consulenziale.

L’esenzione prevista dall'art. 10, comma 1, n. 9 del DPR 633/72, relativa alle prestazioni di mandato, mediazione e intermediazione, ha natura “oggettiva”. Dette prestazioni “si sostanziano nel fare il necessario perché due parti concludano un contratto, senza che il negoziatore abbia un proprio interesse riguardo al contenuto del contratto”.
Se viene a mancare l’imparzialità della mandataria, l’attività di mediazione non sussute e la prestazione va inquadrata quale “obbligazione di fare, non fare e permettere” da assoggettare a IVA con aliquota ordinaria.

Un'attività di consulenza complessa, nell'ambito della quale l'eventuale attività di intermediazione si pone come un "di cui" e in quanto tale non va a inficiare la qualificazione dell'intera prestazione, non può beneficiare del regime di esenzione IVA  (art. 10, comma 1, n. 4 e 9 del DPR 633/72).