Il portale degli interpelli

Gli acquisti di beni effettuati da un soggetto italiano in regime forfettario presso un fornitore UE (Ungheria) che usufruisce del regime speciale delle piccole imprese non si considerano acquisti intracomunitari, in quanto operazioni rilevanti ai fini IVA nello Stato membro di origine. Il soggetto passivo d'imposta italiano emette comunque autofattura senza applicazione dell'imposta per documentare l'acquisto e non compila l'elenco riepilogativo degli acquisti intracomunitari di beni.

Il servizio sostitutivo di mensa aziendale erogato da un'impresa tramite app di un terzo, utilizzabile per il pagamento dei pasti effettuati presso i ristoranti affiliati a quest'ultimo soggetto, non è inquadrabile né come servizio sostitutivo di mensa aziendale nè come mensa diffusa. Pertanto, ai fini IVA, non ci sono i presupposti per l'applicazione dell'aliquota IVA agevolata al 4%, ma sarà necessario che i ristoratori fatturino le prestazioni con l'aliquota del 10%. NB: ULTERIORI PRECISAZIONI SONO STATE FORNITE CON LA RISPOSTA n. 301 del 21 APRILE 2023.

La cittadina italiana residente in un Paese Extracomunitario (UK) può aprire una partita IVA in Italia indicando come domicilio fiscale la sede di svolgimento dell'attività professionale, seppur in presenza della residenza in un Paese estero. Tale ipotesi rende applicabile un regime di tassazione concorrente in entrambi i Paesi e la successiva applicazione del credito d'imposta nel Paese di residenza per le imposte pagate all'estero.

L'importo dell'imposta di bollo addebitato in fattura da un soggetto forfettario al cliente assume la natura di ricavo o compenso, pertanto concorre alla determinazione forfettaria del reddito soggetto ad imposta sostitutiva.

Il contributo percepito a titolo di indennizzo ex lege per il rilascio anticipato delle frequenze relative al digitale terrestre, oggetto di diritto d'uso, deve essere qualificato come sopravvenienza attiva, pertanto le somme incassate concorrono a formare il reddito dell'anno in cui sono state ricevute.

Il credito d'imposta locazioni può essere fruito anche per i canoni versati in un esercizio successivo rispetto a quello di maturazione, purché siano versati entro il 29 agosto 2022. (vd. FAQ Agenzia delle Entrate)