Il portale degli interpelli

Il regime del margine è lo schema naturale IVA per le cessioni di beni mobili usati, oggetti d'arte, d'antiquariato e collezione ed il contribuente può facoltativamente rinunciarvi in relazione ad alcune o tutte le operazioni relative a tali beni, pertanto potrà dichiarare le medesime nel portale OSS, applicando l'imposta sull'intero corrispettivo e non sul margine. Al di fuori dell'ipotesi di rinuncia al regime del margine, la registrazione nel sistema OSS non comporta, di per sè, l'automatico assoggettamento ad imposta nel Paese di destinazione delle operazioni poste in essere.

Il conferimento congiunto di partecipazioni seguito da una scissione parziale non proporzionale del caso di specie non comporta il conseguimento di alcun vantaggio fiscale indebito, non ponendosi in contrasto né la ratio di disposizioni fiscali né con i principi dell'ordinamento tributario.

Gli acquisti effettuati da dipendenti di Organismi internazionali con sede nell'UE (non in Italia) per l'acquisto di beni e servizi ad uso personale possono fruire della non imponibilità IVA, a condizione che gli stessi siano muniti del certificato di esenzione, rilasciato dalle competenti autorità dello Stato membro presso cui ha sede l'Organismo Internazionale.

Nel caso di specie, per i servizi forniti da un contribuente residente nel Regno Unito a consumatori finali italiani, anche tramite supporti informatici, se l'oggetto principale del "pacchetto" può considerarsi un'attività consulenziale complessa, rispetto alla quale la fornitura di servizi elettronici (i file o corsi in download) riveste carattere accessorio, la prestazione risulterebbe fuori campo IVA, ai sensi dell'art. 7-ter del DPR n. 633/72. Diversamente, se il servizio fornito per via elettronica (es. il corso in download) avesse carattere prevalente, l'intero "pacchetto" offerto dovrebbe considerarsi territorialmente rilevante in Italia, ai sensi dell'art. 7-octies del DPR n. 633/1972.

Il contribuente che non ha fatturato e documentato le operazioni OSS nelle modalità ordinarie potrà comunque avvalersi della qualifica di esportatore abituale e del plafond in ragione e nel limite delle altre operazioni che ne diano il diritto dallo stesso poste in essere nel periodo considerato. 

La distribuzione ai soci di riserve in sospensione di imposta da parte di una società di capitali, connesse ai saldi attivi di rivalutazione in sospensione d'imposta, concorrono a formare il reddito imponibile della società aumentati dell'imposta sostitutiva corrispondente. Il soggetto che ha eseguito la rivalutazione può fruire di un credito d'imposta, pari all'ammontare dell'imposta sostitutiva versata. Il saldo attivo di rivalutazione attribuito ai soci va assoggettato al 5% dell'importo effettivamente percepito, al netto cioè dell'importo dell'imposta sostitutiva pagata.