Sebbene la combinazione del conferimento di ramo d'azienda in newco, seguito dalla cessione totalitaria delle quote della conferitaria ad un'altra società che, poi, si fonde con la conferitaria medesima, comporti il conseguimento di un indebito vantaggio fiscale dal punto di vista delle imposte indirette (consistente nella corresponsione delle tre imposte di registro fisse in luogo dell'imposizione prevista per la cessione d'azienda), l'operazione non può considerarsi abusiva , in quanto non appare priva di sostanza economica.
Infatti, le operazioni di conferimento e cessione quote sono avvenute in un periodo anteriore alla fusione, quando la strategia aziendale del gruppo era dettata da un'azionista (Gamma) diverso da quello poi subentrato (Beta), sotto la cui guida, ora, viene progettata l'operazione di fusione. Inoltre, l'operazione di fusione avviene più di 4 anni dopo e rientra nella complessiva riorganizzazione del Gruppo Alfa, perseguita da Beta "avente il duplice obiettivo di ridurre i costi amministrativi e di governance" semplificando la struttura del Gruppo ed è, inoltre, affiancata da altre operazioni di fusione.