Il portale degli interpelli

Il credito IVA recato dalle fatture emesse dai professionisti in occasione del riparto - una volta correttamente rideterminato nella sua misura - può essere compensato con i debiti tributari della procedura ai sensi dell'art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997, fatto salvo il procedimento civilistico a tutela della "par condicio creditorum". In alternativa, resta salva la facoltà di chiedere il rimborso del credito IVA al verificarsi dei presupposti di cui all'art. 30 del DPR n. 633/72.

Le prestazioni "secondarie" (disinfestazione, derattizzazione, servizi di riparazione e manutenzione vari) rese con riferimento ad un appalto con servizio "principale" la ristorazione scolastica non possono essere qualificate come "accessorie" alla "principale", in quanto non vengono rese né direttamente dal medesimo soggetto né tantomeno per suo conto o a sue spese. Pertanto, tali prestazioni devono essere assoggettate ad aliquota IVA propria.

Sono agevolabili i lavori di realizzazione dell'immobile eseguiti successivamente al 1° maggio 2022, ancorché la data "generale" di inizio dei lavori complessivi sia il 21 febbraio 2022. La stipula del contratto di sale & lease-back non è assimilabile ad una vera e propria cessione dell'immobile, pertanto l'operazione non rappresenta una causa di decadenza dall'agevolazione ZES.

Per l'avviamento affrancato emerso in occasione di un'operazione di fusione sarà possibile integrare le dichiarazioni IRES e IRAP, versando l'eventuale maggiore imposta determinata per l'effetto dell'integrazione ed i relativi interessi, nonché le sanzioni, ravvedibili. Per l'imposta sostitutiva versata in eccesso, la società potrà chiederne il rimborso, compilando la colonna 4 del rigo RX 16 del quadro RX della dichiarazione dei redditi, oppure utilizzarla in compensazione.

Per l'omessa comunicazione di "dati relativi alle singole operazioni" nel Quadro SO del Modello 770, la violazione può essere regolarizzata presentando una dichiarazione integrativa del Modello 770/2021 (indicando nel Quadro SO le operazioni omesse). Le sanzioni sono applicabili per ogni singola operazione e ammontano ad un importo di 516,46 euro a violazione, ravvedibili. Non è possibile avvalersi del cumulo giuridico per tale fattispecie.

I sussidi concessi ed erogati da una Provincia successivamente alla fine dello stato di emergenza (31 marzo 2022) non assumono rilevanza fiscale, in quanto come richiesto espressamente dall'art. 10-bis del DL n. 137/2020 sono erogati «a seguito dell'emergenza epidemiologica da COVID-19» e diversi da quelli esistenti prima della medesima emergenza.