Il portale degli interpelli

Un contribuente che si trasferirà in Italia da un Paese UE a ottobre/novembre 2021, che quindi è fiscalmente residente all'estero nel 2021, non può accedere al regime forfetario per il 2021. Parimenti, l'accesso al regime è precluso nel 2021 anche in considerazione del fatto che l'istante ha un rapporto di lavoro dipendente per il quale supera la soglia reddituale di 30.000 €. Pertanto, il contribuente potrà applicare il regime forfetario a partire dal 2022, fermo restando il possesso dei requisiti.

Nel caso di affitto d'azienda con riserva di proprietà, in cui l'attività è stata affittata per parte del 2019 ed è ritornata al proprietario a seguito di azione giudiziaria nel 2020 prima del lockdown, non si ritiene configurata l'ipotesi di soggetto costituito dopo il 1° gennaio 2019. Pertanto, la riduzione del fatturato deve essere calcolata considerando anche la quota fatturata dall'affittuario nei mesi agevolati del 2019.

Nel caso di superamento dei limiti per le vendite a distanza in anni pregressi, per il rimborso dell'IVA versata e non dovuta in Italia il contribuente considera quale dies a quo per la decorrenza del termine biennale il momento in cui l'imposta è stata assolta in Italia, dimostrando che l'IVA andava versata nel Paese UE di destinazione.

Nel caso in cui l'istante si sia affidato ad un fornitore unico che opera come "contraente generale" (general contractor), che effettua sia i servizi di progettazione che di realizzazione delle opere e riaddebita i costi sostenuti, è possibile accedere al Superbonus ed esercitare lo sconto in fattura in relazione ai costi che il "contraente generale" gli fatturerà per la realizzazione di interventi specifici oggetto di agevolazione, inclusi quelli relativi ai servizi professionali necessari per lo svolgimento dei lavori e per l'effettuazione delle pratiche amministrative e fiscali inerenti l'agevolazione (visto di conformità e asseverazioni). Mentre, invece, il corrispettivo erogato al general contractor per l'attività di "mero" coordinamento svolta e per lo sconto in fattura applicato non è agevolato con il Superbonus, in quanto costi non "direttamente" imputabili alla realizzazione dell'intervento.

La Cooperativa sociale di produzione e lavoro, ONLUS di diritto, potrà accedere al Superbonus solo se usufruisce dell'esenzione parziale dalle imposte sui redditi, cioè quando corrisponde retribuzioni per un importo inferiore al 50% dell'ammontare complessivo di tutti gli altri costi. Gli interventi agevolabili per la cooperativa in oggetto sono quelli antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici e di istallazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

La ONLUS che effettua l'installazione di pannelli isolanti sulle facciate di due edifici composti da più unità immobiliari potrà accedere al Superbonus per il descritto intervento di risparmio energetico.