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La banca dati delle risposte pubblicate dall’Agenzia delle Entrate
L'associazione sportiva dilettantistica con sede nel territorio di un Comune colpito un evento calamitoso che ha ricevuto in automatico il contributo a f.do perduto del Decreto Ristori, in quanto già fruitore della medesima agevolazione introdotta dal Decreto Rilancio, non deve restituire l'importo percepito, anche in mancanza del calo di fatturato.
Una società che in seguito alla riorganizzazione societaria non ha più diritto ad usufruire dell'esenzione dalla prima rata di acconto IRAP nel 2020 non può beneficiare di tale esenzione, in quanto non è possibile determinare l'acconto figurativo da scomputare facendo riferimento alla dichiarazione di un diverso soggetto (il conferente).
Il consorzio che intende realizzare un impianto (serbatoio artificiale) che consenta di migliorare la gestione delle acque destinate all'irrigazione dei campi non può fruire dell'aliquota IVA agevolata del 10%, in quanto l'impianto in esame è funzionale a soddisfare le esigenze dei soli membri del consorzio e non dell'intero tessuto urbano, ragion per cui non è riconducibile ad opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
Il contributo riconosciuto dal Comune all'ente gestore del servizio rifiuti a seguito della riduzione tariffaria della TARI per le utenze non domestiche a causa del Covid-19 è soggetto ad IVA, quindi dovrà essere fatturato dal gestore all'ente locale in regime di split payment, in quanto vi è un rapporto sinallagmatico che risulta correlato alla specifica prestazione cui il gestore è obbligato contrattualmente ad adempiere.
La somma erogata in attuazione di un accordo transattivo, relativa ad una controversia insorta in seguito all'esecuzione di un appalto avente ad oggetto la realizzazione dei lavori relativi alla viabilità locale, può fruire dell'aliquota IVA agevolata del 10% se il contratto d'appalto riguardi la costruzione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
Le prestazioni (global service) rese da una cooperativa sociale nell'ambito di una RSA del Comune possono fruire dell'aliquota IVA agevolata del 5%, in quanto assimilabili a quelle prestate in una casa di riposo.