Il portale degli interpelli

Le cessioni di gasolio per le operazioni di bunkeraggio navale, intervenute tra dei depositi fiscali in regime di accisa sospesa, non è imponibile ai fini IVA.

La delibera dell'AGCM si qualifica come provvedimento di interesse pubblico e non rientra tra gli atti da registrare obbligatoriamente, in quanto l'AGCM è un soggetto distinto dallo Stato. Inoltre, il contributo versato in esecuzione della delibera è escluso dal campo applicativo dell'IVA, in quanto non si ravvisa la sussistenza di un rapporto sinallagmatico.

Le cessioni di dispositivi medici per il monitoraggio da remoto (componenti accessori di pacemaker, defibrillatori, dispositivi di resincronizzazione cardiaca looprecorder, esclusivamente destinati al monitoraggio da remoto delle terapie cardiovascolari), congiuntamente al relativo dispositivo impiantabile, sono soggetti all'aliquota IVA del 4%, ai sensi del n. 30, Tabella A, Parte II, allegata al DPR n. 633/1972. In ipotesi di separata cessione, parimenti, la cessione autonomamente considerata può fruire dell'IVA al 4%, ai sensi del n. 33, Tabella A, Parte II, allegata al DPR n. 633/1972.

La prestazione di servizi svolta da un advisor finanziario per la cessione di una quota di partecipazione non può essere considerata accessoria a quella principale ai fini IVA, in quanto non vi è coincidenza tra il soggetto che pone in essere la cessione e quello che effettua l'operazione strumentale ad essa.

L'intermediazione nella cessione di titoli azionari, in cui una società svolge un'attività in qualità di Sole Global Coordinator e Bookrunner a favore di un'altra società finalizzata al collocamento delle azioni inoptate, rientra nel regime di esenzione IVA di cui all'art. 10, co. 1, nn. 4) e 9), del DPR n. 633/1972.

Nel caso di errato assolvimento di IVA ordinaria con riferimento ad un'operazione assoggettabile a reverse charge, se l'imposta è stata effettivamente assolta (seppur irregolarmente) dal prestatore, il cessionario, fermo restando il diritto a detrazione, non ha l'onere di regolarizzare l'operazione, ma resta soggetto alla sanzione compresa tra 250 euro e 10.000, definibile mediante ravvedimento operoso. In tale evenienza resta per l'istante l'obbligo di comunicazione dei dati delle operazioni in oggetto tramite esterometro.