Il portale degli interpelli

La disciplina sui carried interest non può essere applicata per gli emolumenti derivanti dalla conversione di una parte delle azioni di categoria B in una differente categoria (D) che prevede i medesimi diritti amministrativi, in quanto non può essere previsto un rapporto di conversione 1:1 senza alcun conguaglio in denaro.

L'agevolazione si applica anche nel caso di acquisto dell'immobile all'asta mediante provvedimento giudiziale, in quanto sono agevolabili i medesimi atti traslativi a titolo oneroso sui quali sono applicabili le ordinarie agevolazioni prima casa.

Il Fondo Estero (Trust australiano) che partecipa ad un fondo alternativo immobiliare italiano, costituito con la forma giuridica di partnership, può beneficiare dell'esenzione sui proventi derivanti dal fondo italiano ex art. 7, co. 3, DL n. 351/2001, in quanto possiede le caratteristiche di un OICR e risulta inquadrabile tra gli investitori istituzionali.

L'immobile ceduto in seguito a separazione coniugale prima della sentenza di omologazione non decade dagli effetti dell'agevolazione prima casa, in quanto la stipula dell'atto di cessione è stata effettuata successivamente all'instaurazione al ricorso per la separazione consensuale. A tal fine è necessario che il Tribunale emani il decreto di omologazione dell'accordo di separazione consensuale e che il medesimo preveda che l'atto sia elemento funzionale ai fini della risoluzione della crisi coniugale.

L'agevolazione prima casa per i soggetti con età inferiore a 36 anni non spetta nel momento di stipula di un contratto preliminare, in quanto tale documento non è idoneo a trasferire la proprietà o a determinare l'obbligo di corresponsione del prezzo pattuito. Tuttavia, il contribuente potrà recuperare le imposte versate su acconti e caparra confirmatoria in misura superiore all'imposta di registro dovuta per il contratto definitivo, presentando istanza di rimborso successivamente al momento di stipula del contratto definitivo.

Gli indennizzi relativi a titoli atipici detenuti da un ente non commerciale percepiti da intermediari non residenti si qualificano come proventi sostitutivi dei redditi da capitale (lucro cessante).