Il portale degli interpelli

Nel caso di restituzione del prestito figurativo, considerato che la sopravvenienza attiva che la società intende far emergere a conto economico nella voce A5 corrisponde ad oneri (royalties) imputati in esercizi precedenti che l'amministrazione finanziaria ha ripreso a tassazione con contestuale riqualificazione ai fini fiscali delle somme, la stessa sopravvenienza non deve concorrere alla formazione del reddito d'impresa.

Per i soggetti diversi dalle banche e dalle imprese di assicurazione, le polizze che presentano una scadenza o un valore di riscatto esposti in tutto o in parte, in modo diretto o indiretto, alle fluttuazioni di mercato e che, dunque, rientrano nella definizione di "prodotto di investimento assicurativo" sono da considerarsi ricomprese nella nozione di titoli e valori mobiliari non partecipativi, da sterilizzare ai fini ACE.

In relazione al servizio di mensa aziendale in outsourcing, nell'ipotesi in cui il dipendente paghi il pasto in parte con buoni pasto e in parte con contanti, la società ristoratrice dovrà scorporare il prezzo con aliquote IVA diverse, in base alla forma di pagamento utilizzata dal dipendente, cioè con il 4% per la parte in contanti e con il 10% per la parte in buoni pasto. Nel secondo caso, il momento impositivo, però, si realizza all'atto della fatturazione dei corrispettivi alla società emittente i buoni pasto.

L'Agenzia delle Entrate affronta il tema della base imponibile dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei beni d’impresa nel caso in cui il valore civile e il valore fiscale dei beni divergono a fronte del mancato riconoscimento fiscale di una parte degli ammortamenti.

I servizi di carico, scarico, trasbordo, manutenzione, stivaggio e disistivaggio, pesatura, misurazione e controllo, refrigerazione e magazzinaggio, deposito, custodia e simili, richiamati dall’art.9, comma 1, n. 5) del DPR n. 633/72, anche se non sono accessori ad una prestazione principale di trasporto internazionale, mantengono il regime di non imponibilità per il loro carattere oggettivo di servizi connessi agli scambi internazionali.

Un condominio di gestione di spazi e servizi comuni, destinato all'edilizia residenziale pubblica, pur non configurandosi come condominio ordinario in base alle norme del codice civile (in quanto di proprietà di un solo soggetto) può chiedere comunque l'attribuzione del codice fiscale.