Report 2016
Si ferma la crescita della pressione fiscale
2012 – 2016 gli anni analizzati
L’analisi si concentra principalmente sul confronto della pressione fiscale rilevata negli ultimi cinque anni (2012 - 2016) con l’obiettivo di monitorare l’andamento nel tempo del carico dei tributi locali sulle imprese e di evidenziare i casi di maggiore criticità. Le tendenze sono state calcolate prendendo come riferimento i principali 100 comuni di cui abbiamo raccolto i dati negli ultimi cinque anni. Tutte le informazioni, invece, che fotografano la situazione al 2016 riguardano tutti i 250 comuni dei territori analizzati.
Si ferma la crescita della pressione fiscale
Nel 2016 gli importi pagati da un’impresa localizzata in uno dei 100 Comuni oggetto del monitoraggio sono complessivamente rimasti uguali a quelli pagati nel 2015 sia per i capannoni che per gli uffici.
Il risultato è stato sicuramente determinato dal blocco verso l’alto delle aliquote dell’IMU e della TASI previsto dalla Legge di Stabilità per il 2016. I Comuni, infatti, potevano modificare soltanto le tariffe della TARI per coprire il costo del servizio di raccolta dei rifiuti.
Se consideriamo, i cinque anni della rilevazione 2012 - 2016 gli uffici hanno visto aumentare la pressione fiscale complessivamente del 9,1%, pagando in media quasi 646 euro in più: l’importo è, infatti, passato da 7.127 a 7.772 euro.
Ancora più consistente è risultato l’incremento della pressione fiscale locale sui capannoni industriali pari al 9,6%: l’importo è passato da 36.601 a 40.120 euro, con un incremento di circa 3.519 euro.
Pressione Fiscale complessiva – confronto 2012 - 2016
Scarica il 5° Rapporto sulla fiscalità locale nelle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza 2016