L'uso e la detenzione delle sostanze chimiche all'interno delle aziende è oggetto di una specifica valutazione del rischio, con una attenzione mirata ai "gas tecnici", sempre più diffusi nelle imprese.
Con riferimento a gas come l'argon, l'azoto, l'anidride carbonica, l'elio, lo xeno o il kripton, ad esempio, il loro utilizzo si trova nei trattamenti termici, nella saldatura ecc. ma in alcune aziende sono detenuti negli impianti come agenti estinguenti o inertizzanti.
La valutazione del rischio, in questi casi, tiene conto non solo dell'esposizione lavorativa dei lavoratori adibiti a mansioni che prevedono l'utilizzo di queste sostanze, ma anche la possibile intossicazione dovuta ad eventuali perdite causate da anomalie o avarie degli impianti. In un ambiente chiuso, infatti, si potrebbe verificare una perdita di gas che potrebbe causare una sottossigenazione dell’aria (sotto il 18/21% di ossigeno).
Le informazioni contenute nelle schede dati di sicurezza (SDS), la conoscenza delle caratteristiche dell'impianto e la gestione delle emergenze (anche rispetto alla presenza di imprese/soggetti esterni coinvolti nell'uso o manutenzione dell'impianto) sono i primi fattori da tenere presente nel percorso di valutazione del rischio.
Assolombarda è a disposizione delle aziende per supportare datori di lavoro e RSPP nell'affrontare queste tematiche, anche a fronte di eventuali richieste da parte di Enti di controllo.
Al riguardo, ATS Milano Città Metropolitana ha avviato nel 2019 un piano mirato di prevenzione su questa tematica, coinvolgendo le imprese che producono o utilizzano gas tecnici nei loro cicli produttivi, per richiamare l'attenzione sull'importanza di una corretta valutazione del rischio. Clicka qui per il materiale del piano.