Il Parlamento ha approvato la legge 26 settembre 2023, n. 138 che introduce i reati di omicidio e lesioni personali colposi nautici (con violazione delle norme sulla navigazione marittima e interna).
Il legislatore interviene con lo strumento penale, sull'onda di recenti interventi tragici, creando una fattispecie autonoma, rispetto all'omicidio e lesioni colpose generali.
La nuova fattispecie, infatti, viene inserita nella norma (con le stesse pene) che punisce l'omicidio e le lesioni personali colposi stradali, introdotti nel nostro ordinamento già con la legge n. 41/2016.
Assolombarda tiene monitorato lo sviluppo di queste nuove modifiche che riguardano tutti e non solo i luoghi di lavoro.
Reati colposi e salute e sicurezza sul lavoro
La norma generale non prevede un richiamo alla norma specifica, il D.Lgs. n. 81/2008, ma i reati colposi possono essere commessi da "chiunque" (es. dirigente, preposto, lavoratore, RSPP, etc.), a prescindere dal ruolo e dalla posizione di garanzia rivestita all'interno del sistema di prevenzione aziendale.
Come anche per gli infortuni su strada (e le fattispecie di omicidio e lesioni personali colposi stradali), è importante per le aziende considerare questi aspetti:
- un'attenta valutazione dei rischi (anche per i lavoratori che utilizzano mezzi di trasporto in ragione delle mansioni affidate) che arrivi fino all'adozione delle misure di prevenzione e protezione nell'ottica del miglioramento continuo;
- la formazione (come anche l'informazione e l'addestramento) è una delle misure importanti (come percorso educativo) per migliorare i comportamenti dei lavoratori anche all'utilizzo dei mezzi e attrezzature loro affidati.
- l'opportuna elaborazione (da parte dei servizi di prevenzione e protezione) delle policy e delle procedure aziendali per i lavoratori che usano mezzi di trasporto, nel rispetto del Codice della Strada, del Codice della Navigazione e delle esigenze produttive.
Le vie d’acqua (come la strada) sono un luogo che può manifestare una alta pericolosità, non solo rispetto alle condizioni della circolazione o al “traffico” ma soprattutto per la condotta di guida dei lavoratori che utilizzano i mezzi di trasporto per le proprie mansioni.