L’Area Salute e Sicurezza di Assolombarda supporta le aziende con approfondimenti specifici sui vari temi del protocollo Salute e Sicurezza del DPCM 26 aprile 2020
Con riferimento alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori in relazione a COVID-19, l'applicazione del Protocollo condiviso è la condizione per la ripresa del lavoro (scarica una versione in Word del Protocollo - all. 6 del DPCM 26 aprile 2020).
L'Art. 9 del DPCM affida ai Prefetti l'esecuzione delle misure contenute nel Decreto, avvalendosi delle Forze dell'Ordine: questo vale, ad esempio, per il rispetto dei "Codici ATECO" consentiti.
Per quanto riguarda gli aspetti della salute e sicurezza sul lavoro, restano le competenze di ATS e dell’ Ispettorato Territoriale del Lavoro, per quanto riguarda la presenza e l'attuazione del protocollo.
Si consiglia di citare l’attuazione del protocollo anche nel DVR, come sua appendice (come specificato da una Nota dell'INL).
Il mancato rispetto del DPCM può portare a sospensione della attività ma anche a contravvenzioni.
Sarà importante considerare le modalità di gestione del rischio emergenziale da COVID-19, anche in attuazione del D.Lgs. n. 231/2001: l'Organismo di Vigilanza e Controllo, ad esempio, potrà esercitare la propria funzione attraverso l’analisi della documentazione emessa e attraverso le interviste (a distanza) delle figure apicali.
Incontro on line di Assolombarda
Su queste tematiche è possibile guardare la registrazione dell’incontro on line del 5 maggio: “Salute e sicurezza sul lavoro: misure di prevenzione e responsabilità del datore di lavoro e della struttura organizzativa nella fase 2 della pandemia da COVID-19”.