Road to MCE 4x4 2023_Mobilità sostenibile e ciclabile: scenari e opportunità

Il 19 ottobre si terrà l'ottava edizione di MCE 4x4. Per leggere l'articolo completa visita il sito MCE4x4.mobilityconference.it

La bicicletta è uno dei mezzi di trasporto più adatti a promuovere lo sviluppo sostenibile e a combattere la crisi climatica, lo conferma anche l’Onu.
Ecologica, democratica, salutare ed efficiente (il 98% circa dell’energia impressa da chi pedala viene convertita in movimento), la bicicletta può svolgere un ruolo fondamentale nel ridurre le emissioni di CO2 e il traffico.
Per chiarire come la bicicletta possa essere strumento di sostenibilità intesa in tutte le sue dimensioni – ambientale, sociale ed economica – facciamo una fotografia dello scenario attuale in cui la bicicletta si inserisce e una breve analisi delle opportunità che essa può offrire, intesa come settore di mercato.

Scenari

Utilizzo della bicicletta

Un’indagine di Ipsos (Cycling across the world 2022) ci fornisce una mappa dei Paesi a maggior utilizzo di biciclette rispetto ai 28 che sono stari analizzati In particolare emerge come la bicicletta è il più comune mezzo di trasporto per i brevi spostamenti locali nei Paesi Bassi (45% degli intervistati) e in Cina (33%), seguite da Giappone (27%), India (21%), Germania (21%) e Belgio (20%).

In Italia questa  percentuale è solo del 13%.
Lo scenario della ciclabilità̀ nazionale presenta forti differenze tra Nord, allineato in parte alla media europea, e Sud e Isole, dove l’utilizzo della bicicletta è molto limitato.
Sono i dati Istat (Ambiente Urbano 2021) a mostrare le differenze nell’uso della bicicletta per lavoro/studio nelle diverse aree: le Regioni e le Province del Nord-Est presentano il più alto tasso di utilizzo della bicicletta tanto per lavoro (6,2%) che per studio (6,0%). Le Regioni e Province del Nord-Ovest, tra cui la Lombardia, evidenziano uno share modale della bicicletta pari al 3,2% per lavoro e all’1,5% per studio. Decisamente inferiore il tasso di utilizzo della bici per motivazione lavoro/studio nelle Regioni e Province del Sud e nelle Isole, con uno share uguale all’1,2% per lavoro e allo 0,6% per studio.

Estensione delle piste ciclabili e servizi in sharing

I condizionamenti imposti dall’emergenza sanitaria hanno accelerato alcune tendenze positive della mobilità ciclistica già in atto da alcuni anni, favorendo l’intero sistema, dall’utilizzo, alle infrastrutture al bike sharing.
I dati Istat (“Ambiente urbano” luglio 2022) rilevano un buon andamento di crescita delle piste ciclabili: +5,3% tra il 2019 e il 2020 e +20,7% tra il 2015 e il 2020, con quasi5 mila km di piste a disposizione fra tutti i capoluoghi. La crescita più marcata la registra il Centro-sud (+6,1%), ma il divario territoriale resta molto ampio e nelle città del Nord si concentra oltre il 70% della rete.

La densità media delle piste ciclabili italiane è di 24,2 km per 100 km2 e di 34 km per 100 km2 nei capoluoghi metropolitani. I Capoluoghi metropolitani a maggior densità sono Milano (161,3 km/100km2) e Torino (149,9km/100km2), seguite da Bologna e Firenze con 110 e 91,5 km per 100 km2. In fondo alla lista: Genova, Reggio Calabria, Messina e Catania.

Sono 53 i capoluoghi dotati di servizio di bike sharing: 45 nel Centro-Nord, 8 nel Mezzogiorno.

Opportunità

Strategia europea per la mobilità ciclistica

Il 16 febbraio 2023 il Parlamento europeo ha adottato la risoluzione sullo sviluppo di una strategia europea per la mobilità ciclistica attraverso cui si affida alla Commissione europea di raddoppiare il numero di chilometri percorsi in bicicletta in Europa entro il 2030.
La risoluzione non è vincolante, ma ha rilevante peso politico, e definisce un piano d’azione teso a sviluppare un maggior numero di infrastrutture ciclabili e favorire la produzione in Europa di biciclette e del suo indotto, riconoscendo a questo mezzo un ruolo chiave nel raggiungimento degli Obiettivi di Sostenibilità dell’Agenda 2030.
La risoluzione prevede una serie di impegni specifici:

– aumentare significativamente gli investimenti in infrastrutture ciclabili sicure e integrare la mobilità ciclistica nei contesti urbani;
– tenere conto della mobilità ciclistica nella costruzione o nell’ammodernamento delle infrastrutture della rete transeuropea di trasporto (TEN-T);
– includere l’industria ciclistica nell’ecosistema della mobilità della strategia industriale dell’UE;
– sostenere la produzione di biciclette e componenti “Made in Europe”;
– consentire la creazione di ulteriori posti di lavoro verdi e di alta qualità nell’industria ciclistica;
– aumentare l’accessibilità e la convenienza economica delle biciclette;
– accelerare lo sviluppo di EuroVelo, la rete europea di piste ciclabili e dei suoi 17 percorsi;
– promuovere luoghi di lavoro a misura di bicicletta;
– creare parcheggi sicuri e protetti per le biciclette con servizi di ricarica per le ebike;
– designare il 2024 come Anno europeo della bicicletta.

Per approfondire ulteriormente il tema e leggere l'articolo completo visitare il sito di MCE 4x4 al seguente link.

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