Road to MCE 4x4 2023 - Twin Transition, cosa significa e il suo rapporto con la mobilità

Il 19 ottobre si terrà l'ottava edizione di MCE 4x4. Per leggere l'articolo completo visita il sito MCE4x4.mobilityconference.it

Si chiama twin transition la nuova rivoluzione su cui l’Europa sta puntando tutto. Ma di cosa si tratta esattamente? La “doppia transizione” è la sinergia tra la trasformazione digitale e quella ecologica-ambientale: si tratta in sostanza di una spinta alla modernizzazione dei processi produttivi attraverso lo sviluppo di soluzioni più sostenibili, a basso impatto ambientale ma ad alto impatto di evoluzione sociale.
Alla base di questa visione c’è la convinzione che l’innovazione tecnologica e il digitale hanno un impatto pervasivo, cross-industry, con la capacità di efficientare i processi (sia intra-organizzativi sia inter-organizzativi) attraverso la connessione e integrazione delle filiere produttive e con la creazione di nuovi ecosistemi digitali che abilitano la sostenibilità ambientale.

Tra Agenda 2030 e European Green Deal

Prendendo atto dei cambiamenti in corso nel mondo, la twin transition collega i target di digitalizzazione agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, i cosiddetti SDGs. Questo connubio è anche uno dei pilastri portanti dell’European Green Deal, ovvero il programma europeo che punta a ridurre le emissioni di gas serra almeno del 55% entro il 2030.
La Commissione Europea si è impegnata ad investire almeno 1000 miliardi per conseguire gli obiettivi fissati dal Green Deal europeo. Il 30% del bilancio pluriennale dell’Ue (2021-2028) e dello strumento unico dell’UE NextGenerationEU (NGEU) per la ripresa dalla pandemia di Covid-19 è stato destinato agli investimenti verdi. Bruxelles intende raccogliere il 30% dei fondi nell’ambito di NGEU attraverso l’emissione di obbligazioni verdi.
I Paesi, le regioni, i governi locali e le città europee devono inoltre destinare agli investimenti per il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal il 30% di quanto ricevuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale, così come il 37% del Fondo di coesione contribuirà specificamente al conseguimento della neutralità climatica entro il 2050.
In questo contesto il digitale rappresenta, dunque, un importante fattore critico per consentire un nuovo livello di decarbonizzazione sistemica e per accelerare il passaggio da un utilizzo lineare delle risorse a un modello circolare. Le tecnologie digitali possono giocare un ruolo chiave per il raggiungimento della neutralità climatica, la riduzione dell’inquinamento e il recupero della biodiversità. In particolare, l’utilizzo di piattaforme tecnologiche che agevolano l’utilizzo di dati e l’automazione, permettono un consumo più efficiente delle risorse e una migliore flessibilità dei sistemi e delle infrastrutture di comunicazione. L’uso dell’Intelligenza Artificiale per la misura e la riduzione delle emissioni inquinanti offre diverse opportunità per mitigare il rischio climatico, misurare l’impatto ambientale, aumentare la resilienza verso eventi catastrofici e modelli avanzati previsionali.

L’impatto della Twin Transition sui trasporti

La “Sustainable and Smart Mobility Strategy”, adottata dalla Commissione Ue nel dicembre 2020, definisce la digitalizzazione come un fattore essenziale per la trasformazione verso una mobilità più sicura, più efficiente, accessibile e sostenibile. Può svolgere un ruolo importante nel raggiungimento dell’obiettivo di ridurre del 90% le emissioni di gas a effetto serra dal settore dei trasporti entro il 2050.
In questo contesto una sfida cruciale per l’Europa è sbloccare il potenziale dei dati sulla mobilità rendendo più facile l’accesso e la condivisione. La Commissione europea ha dunque adottato una strategia a tutto tondo che si basa su una combinazione di politiche, specifiche e intersettoriali dei trasporti, e di sostegno finanziario.

Ma in che modo la digitalizzazione influisce sulla mobilità? Importanti progressi nelle tecnologie digitali come l’intelligenza artificiale (AI), l’Internet of Things (IoT), il cloud e l’edge computing o le reti 5G stanno guidando la trasformazione digitale del settore della mobilità.
I veicoli autonomi sono in aumento, consentendo nuove soluzioni di trasporto come taxi robotici, camion connessi o sistemi di consegna senza conducente.
I nuovi servizi di mobilità abilitati dalle piattaforme digitali stanno cambiando il modo in cui ci muoviamo, dalla mobilità condivisa (come il ride hailing e il bike sharing) alla Mobility as a Service, che dà accesso a più modalità di trasporto su un’unica applicazione. Il trasporto merci si basa maggiormente su una maggiore sincronizzazione tra le modalità.
I dati generati e scambiati dai veicoli stanno esplodendo. I veicoli autonomi potrebbero produrre circa 4 terabyte di dati al giorno (Intel). I veicoli sono sempre più connessi al loro ambiente fisico e digitale.

Per approfondire ulteriormente il tema e leggere l'articolo completo visitare il sito di MCE 4x4 al seguente link.

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