Cina: riforma del diritto societario cinese
Aggiornamenti informativi di interesse per le aziende straniere in Cina e per chi sta valutando di investire nel Paese.
Il 29 Dicembre 2023 è stata emendata la Legge sulle società (公司法) della Repubblica Popolare Cinese, in vigore dal 1° luglio 2024. Il testo costituisce una importante revisione dell’intero apparato normativo del diritto societario cinese in funzione della nuova fase di sviluppo dell’economia di mercato socialista, di strategica importanza per il sistema imprenditoriale della Repubblica Popolare e la promozione del sano sviluppo del mercato dei capitali. Finalità della Legge è, pertanto, quella di regolare l'organizzazione e le attività delle società, tutelare i legittimi diritti ed interessi delle società, dei soci, dei dipendenti e dei creditori, migliorare il moderno sistema di impresa con caratteristiche cinesi, facendone progredire lo sviluppo, mantenere l'ordine economico-sociale e promuovere lo sviluppo dell'economia socialista di mercato.
L’attuale testo della Legge si compone di 266 articoli, raccolti in quindici capi.
Si riportano, di seguito alcuni tratti salienti del nuovo testo.
Welfare
Le società, in linea con quanto già sta avvenendo in Cina da alcuni anni, devono partecipare al welfare sociale, come chiaramente stabilito nell’art. 20.
Conferimenti
Tale ambito è, probabilmente, quello oggetto di maggiori modifiche.
Prima del recente emendamento non vi era alcun limite temporale riguardo ai conferimenti di capitale; pertanto, i conferimenti potevano essere concordati in base a quanto stabilito dai soci. Con il nuovo testo di Legge, i soci di una società a responsabilità limitata devono versare l'intero capitale sottoscritto entro cinque anni dalla data di costituzione della società, salvo che sia diversamente previsto da altre leggi e regolamenti amministrativi, art. 47 e tale regola sembra applicarsi anche agli aumenti di capitale, art. 228. Riguardo alle società già costituite, non sono previste agevolazioni; pertanto, se il programma dei conferimenti supera i 5 anni, esso dovrà essere adeguato al fine di conformarsi alla nuova disciplina per il quale il Consiglio degli Affari di Stato emanerà un regolamento di attuazione, art. 266, comma 2.
Al fine di dare maggiore concretezza alla riforma della materia, sempre in tema di capitale sociale, la società a responsabilità limitata è tenuta a pubblicare l’ammontare del capitale sottoscritto, ma anche a pubblicare l'importo versato del capitale sottoscritto nel Sistema Nazionale di Informazione Creditizia, art. 40.
Legale rappresentante
Ogni società cinese deve avere un legale rappresentante che ha il potere conferito dallo statuto e/o dall'assemblea dei soci di rappresentare la società nelle sue attività di diritto civile.
Dunque, qualsiasi amministratore che svolga attività per conto della società stessa o il direttore generale possono ricoprire la carica di legale rappresentante, art. 10.
Assemblea dei soci
L’assemblea dei soci rimane la massima autorità della società, ma i suoi compiti e poteri sono stati razionalizzati e ottimizzati. Sono stati sottratti all'assemblea due poteri: i) il potere di “determinare le strategie operative e i piani di investimento della società” e ii) il potere “di esaminare e approvare il piano finanziario annuale e il piano di consuntivo della società”. L’assemblea dei soci può autorizzare, invece, il consiglio di amministrazione all’emissione di obbligazioni, art. 59 (vi). Nelle società con un solo socio, egli può decidere su questioni che altrimenti avrebbero richiesto la decisione dell'assemblea, a condizione che la decisione del socio sia presa per iscritto, da questi firmata o timbrata e depositata presso la società, art. 60.
Consiglio di amministrazione
I poteri del consiglio di amministrazione restano sostanzialmente invariati.
I precedenti limiti sul numero degli amministratori sono stati in parte eliminati. Sia per le società a responsabilità limitata sia per le società per azioni il consiglio di amministrazione deve comprendere almeno tre amministratori e non è fissato alcun limite. Se le dimensioni di un’azienda sono ridotte o il numero dei suoi soci è limitato, indipendentemente dal fatto che si tratti di una società a responsabilità limitata o di una società per azioni, può avere un amministratore unico per esercitare i poteri del consiglio di amministrazione, artt. 75, 128,
Deve essere presente almeno un rappresentante dei dipendenti nel consiglio di amministrazione delle società interamente pubbliche, art. 173 o se la società conta almeno 300 dipendenti e non vi è alcun rappresentante dei dipendenti nell’organo di vigilanza, artt. 68, 120.
Doveri degli amministratori, dei supervisori e degli alti dirigenti
La Legge, in linea con l’impostazione di ordine e rigore del mercato imposta dal legislatore, aumenta i doveri di lealtà e diligenza di amministratori, supervisori e dirigenti.
Riguardo al dovere di lealtà gli amministratori, i supervisori e gli alti dirigenti devono adottare misure volte ad evitare conflitti tra i propri interessi e gli interessi della società e non utilizzare i propri poteri per ottenere vantaggi impropri. Riguardo al dovere di diligenza, gli amministratori, i supervisori e gli alti dirigenti devono esercitare la diligenza normalmente prevista per i dirigenti, nell'esercizio delle loro funzioni, nel migliore interesse della società, art. 180.
Controlli
Oltre a ritenere i soci responsabili delle passività della società, il nuovo testo della Legge disciplina anche l’ipotesi del socio che abusa della personalità giuridica e della limitazione di responsabilità dei soci di due o più società sotto il suo controllo. Nel caso in cui a tale condotta consegua l’elusione dei debiti ovvero la lesione grave di interessi dei creditori sociali, ciascuna società risponde in solido per i debiti delle altre società. Inoltre, se la società ha un solo socio e questo non può dimostrare che il patrimonio della società è indipendente dal proprio patrimonio, il socio è responsabile in solido per i debiti della società, ovvero l'onere della prova è invertito, art. 23.
Liquidazione della società
La Legge prevede che il comitato di liquidazione sia composto dagli amministratori della società, salvo che non sia diversamente disposto dallo statuto della società o dall’assemblea dei soci, art. 232. La Legge introduce, inoltre, una procedura di cancellazione semplificata (summary procedure) di cui possono usufruire le società che non hanno contratto debiti durante la loro esistenza o che hanno rimborsato tutti i debiti, a condizione che i soci si facciano carico delle relative passività se presenti, art. 240.
La Legge costituisce un momento di svolta del diritto societario della Repubblica Popolare Cinese. Le direzioni intraprese sono ormai certe: rafforzamento di principi a tutela di un mercato solido, trasparente e concorrenziale; semplificazione delle procedure e contestuale controllo delle medesime; la società intesa quale strumento certo ed efficace volto a sostenere ed alimentare l’economia.
Notizia redatta con il contributo del China Desk, Studio Legale Advant NCTM.
One-to-one
Si ricorda che le aziende associate interessate ad approfondire quesiti specifici sul mercato cinese, possono prendere contatto con i nostri uffici per organizzare incontri individuali di supporto iniziale in considerazione delle necessità e del tema da sottoporre.
Si ricorda che, nell'ambito dell'attività erogata da Assolombarda a favore delle aziende associate, gli incontri di one-to-one sono gratuiti e hanno l’obiettivo di offrire un supporto personalizzato di primo orientamento sugli aspetti legali, fiscali, commerciali del far business nel paese.
Contatti
Area Internazionalizzazione e Commercio Estero, Selena Pizzocoli, tel. 0393638237, e-mail selena.pizzocoli@assolombarda.it; Chiara Fanali, tel. 0258370.373, e-mail chiara.fanali@assolombarda.it.
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