Brasile: i principali dati macroeconomici ad aprile 2020
Report mensile sull'andamento dell’economia brasiliana nel primo trimestre dell’anno con alcune considerazioni sull'impatto da Coronavirus.
Di seguito alcuni stralci della nota in allegato elaborata dallo studio GSA Advice.
La proiezione del PIL del Brasile per il 2020 è stata rivalutata dallo 0,0% al -2,3%. La revisione considera le ripercussioni da Covid-19 e un arresto parziale delle attività della durata di 75 giorni. Per il mese di febbraio, l’indice PIM ha registrato un aumento dello 0,5% rispetto al mese precedente, con 15 delle 26 attività rilevate in crescita nella produzione.
Nel trimestre terminato a gennaio 2020, il PIL regionale ha mostrato trend negativi per 15 stati federali, con il risultato più basso nella regione del Sud-Est (-2,5%). Il Nord, invece, ha registrato note molte positive, ottenendo il risultato più elevato tra le grandi regioni (+1,7%). Relativamente alla crescita accumulata, a gennaio, 9 stati federali hanno mostrato stabilità o risultano negativi. In linea generale, negli ultimi 12 mesi, la crescita più alta si è osservata nel Nord (1,9%) del paese e la più bassa nel Centro-Ovest (0,3%).
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, nel trimestre conclusosi a febbraio, si è evidenziato un calo di 0,4 punti percentuali del tasso di disoccupazione rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, assestandosi all'11,6%. Al contempo, nello stesso periodo, il reddito reale è diminuito dello 0,25% mentre la massa reddituale è cresciuta dell'1,9%.
A dicembre, il tasso d'inflazione è stato del 3,30% mentre a marzo ha registrato il suo risultato più basso dai tempi del Piano Reale, attestandosi allo 0,07%. Il settore trainante è stato quello degli Alimenti e delle Bevande, che ha contribuito con 0,22 p.p., già a testimonianza di un aumento della domanda dovuto all'isolamento per contenere l'avanzata del Coronavirus.
A marzo, i tassi di interesse di base sono stati tagliati di 0,5 punti percentuali, portando il tasso Selic dal 4,25% al 3,75%. Il calo è legato soprattutto alle attese degli effetti del Coronavirus sull'economia, che ha incentivato ulteriori iniziative da parte della Banca Centrale al fine di aumentare la liquidità e garantire il corretto funzionamento del sistema finanziario.
La riscossione delle imposte e della previdenza sociale hanno avuto un esito modesto nel mese di febbraio. Nonostante un notevole sforzo per aumentare le entrate, la spesa rimane il problema principale per il Governo. Ciononostante, il decreto di calamità pubblica, che mira a contenere le ripercussioni economiche della pandemia, ha consentito una maggior flessibilità per l' aumento della spesa rispetto ai vincoli fiscali e al tetto di spesa prefissato per il 2020.
Infine, il recente deprezzamento del Real è da ricondursi principalmente agli effetti del Coronavirus sull'attività economica globale. L'attuale livello delle quotazioni riflette solo il momento di particolare criticità e si prevede rientrerà a livelli più bassi non appena i parametri di base torneranno nella norma.
Contatti
Per maggiori informazioni Area Internazionalizzazione e Commercio estero, Gabriella Maccaferri, tel. 0258370.452, email gabriella.maccaferri@assolombarda.it
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