Modifiche alla legge sul consumo di suolo in Lombardia

Approvata la nuova norma transitoria della legge che fissa limitazioni al consumo di suolo in Lombardia. Garantiti l’ampliamento e lo sviluppo di nuovi insediamenti produttivi.

Il 23 maggio il Consiglio regionale ha approvato la LR 16/2017, che introduce modifiche alla norma transitoria dettata dall’art. 5 della LR 31/2014 “Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato”.


Motivi della revisione

Con la LR 31/14 Regione Lombardia ha introdotto un sistema di norme finalizzate a perseguire, mediante la pianificazione multiscalare - regionale, provinciale e comunale - le politiche in materia di consumo di suolo e rigenerazione urbana.
In attesa dell’adeguamento di tutti gli strumenti di programmazione del territorio ai nuovi obiettivi di riduzione del consumo di suolo, la legge detta una norma transitoria volta a gestire le trasformazioni di aree libere previste dai PGT e le Varianti attuabili sui PGT stessi.
Dal momento che le scadenze fissate in merito agli adeguamenti non sono state rispettate, si è reso necessario rivedere tale norma.


Novità

Le modifiche approvate dal Consiglio regionale il 23 maggio introducono le seguenti novità.

Nuove tempistiche di adeguamento alla legge
Sono fissate nuove scadenze per la revisione dei vari strumenti di programmazione: fine 2017 per l’Integrazione del Piano Territoriale Regionale (PTR), adottata nella stessa seduta del 23 maggio, e ulteriori 2 anni per la revisione dei piani provinciali (PTCP) e del piano metropolitano di Milano (PTM). Conclusa la revisione degli strumenti sovracomunali, i comuni adegueranno i propri strumenti urbanistici (PGT) agli obiettivi di contenimento del consumo di suolo.

Varianti ai PGT concesse nella fase transitoria
Le Varianti cui possono essere sottoposti gli strumenti urbanistici comunali in attesa del processo di adeguamento sono:

  • Varianti a bilancio ecologico non superiore a zero (ovvero previsione di nuove aree di trasformazione a fronte dell’eliminazione di altre aree) con l’obbligo di approfondimenti qualitativi sui suoli interessati;
  • Varianti volte a garantire l’attuazione degli accordi di programma a valenza regionale, gli ampliamenti delle attività economiche esistenti e l’insediamento di nuove attività produttive attraverso la procedura SUAP. Il consumo di suolo generato da tali varianti viene conteggiato solo a livello regionale e provinciale. Tale equiparazione - tra gli accordi di programma, l’ampliamento e il nuovo insediamento di attività produttive - evidenzia il forte interesse della Regione all’attrattività del nostro territorio, frutto dell’intenso lavoro svolto dall’Associazione in questi anni;
  • Varianti di adeguamento diretto (senza attendere il piano provinciale), dopo l’approvazione del PTR integrato.

Possibilità di proroga del Documento di Piano
È prevista la possibilità di proroga dei PGT con apposita deliberazione di Consiglio Comunale con scadenza a 12 mesi successivi all'adeguamento della pianificazione provinciale e metropolitana.

Allungamento della Convenzione per i Piani attuativi
Prorogata da 12 a 18 mesi la sottoscrizione della convenzione dei Piani attuativi pendenti connessi alle previsioni di PGT vigenti.

Possibilità di conferma dei Piani attuativi non attivati
Per quanto riguarda i Piani attuativi relativi alle aree disciplinate dal Documento di Piano per i quali non sia tempestivamente presentata l’istanza entro il termine del 2 giugno fissato originariamente dalla LR 31/14, i comuni possono mantenere tali previsioni nei PGT oppure procedere a modifiche e integrazioni con Varianti.


Criticità irrisolte

La nuova norma transitoria varrà almeno per i prossimi 3 anni, tempo necessario per l’adeguamento degli strumenti di programmazione.
Nonostante i successi ottenuti in termini di tutela delle attività esistenti e di attrattività del territorio per nuovi investimenti, l’Associazione dovrà proseguire nelle proprie azioni di orientamento del decisore regionale al fine di ottenere il riconoscimento di questi obiettivi di tutela delle attività economiche anche nei nuovi strumenti (PTR in primis, ma anche disegno di legge nazionale sul consumo di suolo attualmente fermo in senato).
Inoltre, non irrilevanti sono le difficoltà applicative, legate all’attuale incapacità degli enti sovracomunali di svolgere il proprio ruolo di coordinamento e programmazione degli insediamenti produttivi.


Contatti

Per maggiori informazioni è possibile contattare Valeria Lupatini, tel. 0258370.269, e-mail valeria.lupatini@assolombarda.it.

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