Con il Decreto Legislativo n. 216/2023 è stata attuato il  primo modulo di riforma dell'IRPEF, con la rimodulazione degli scaglioni IRPEF (articolo 1),  la revisione della disciplina delle detrazioni fiscali (articolo 2) e l'adeguamento della disciplina delle addizionali regionale  e  comunale (articolo 3).

Di seguito si analizzano sisteticamente le principali novità introdotte dal decreto delegato. Per tutti i dettagli si rinvia alla Guida correlata. 

 
Rimodulazione degli scaglioni di reddito

In relazione all’obiettivo di graduale riduzione dell’IRPEF e di perseguimento dell’equità orizzontale, il Decreto legislativo prevede, per il solo periodo d’imposta 2024, una riduzione delle aliquote da quattro a tre. 

In particolare, si prevede l’accorpamento del primo e del secondo scaglione d’imposta che ordinariamente è pari al 23% per il reddito complessivo fino a 15.000 euro e al 25% per il reddito superiore a 15.000 euro e fino a 28.000 euro.  Con la modifica legislativa, l’aliquota diminuisce quindi di due punti percentuali, con un risparmio massimo di 260 euro.

Nella tabella seguente sono riportati gli scaglioni di reddito previsti per il 2023 e il 2024:

 

Scaglioni di reddito 2023                                      Scaglioni di reddito 2024                                            

fino a 15.000 euro:   23%

da 15.001 a 28.000 euro:   25%

da 28.001 a 50.000 euro:   35%      

oltre 50.000 euro:   43%

fino a 28.000 euro:   23%

da 28.001 a 50.000 euro:   35%       

oltre 50.000 euro:   43%

 

Rimodulazione della detrazione sui redditi di lavoro dipendente

Un’altra modifica applicabile per il periodo d’imposta 2024 è prevista in relazione alle detrazioni per i redditi di lavoro dipendente, di cui all’art. 13 comma 1 lett. a) del TUIR. Nello specifico, in caso di reddito complessivo non superiore a 15.000 euro, l’importo della detrazione è pari a 1.955 euro, rispetto ai 1.880 euro precedentemente previsti. In questo modo, la detrazione è la medesima prevista per i redditi di pensione fino a 8.500 euro, applicandosi quindi la stessa misura di esenzione fiscale (no tax area).

   

                                           2023                 2024                 Beneficio   
Importo della detrazione    1.880  euro  1.955  euro 75  euro 

 

                                           2023                 2024                
No Tax Area  8.173,91  euro  8.500 euro

      

Revisione del Trattamento Integrativo 

In conseguenza a tale modifica, si prevede che per l’anno 2024 le somme erogate a titolo di trattamento integrativo sono riconosciute a favore dei contribuenti con reddito complessivo non superiore a 15.000 euro, a condizione che l’imposta lorda sia superiore all’importo della detrazione spettante ai sensi dell’art. 13 comma 1 lett. a) del TUIR, diminuita dell’importo di 75 euro (cioè dell’incremento della detrazione prevista) rapportato al periodo di lavoro nell’anno.

 

da 15.0001 a 28.000 euro

1.910 + 1.190 x [(28.000 - R.C.) : 13.000]

da 28.001 a 50.000 euro

1.910 x [(50.000 - R.C.): 22.000]

oltre 50.000 euro

Nessuna detrazione

Detrazioni per i redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati
Fino a 15.000 euro

1.955 €
(non inferiore a 690 e per i contratti a tempo determinato a 1.380)

 

Determinazione degli acconti  

Nella determinazione degli acconti dovuti per i periodi d’imposta 2024 e 2025 è necessario assumere, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata non applicando la riduzione delle aliquote da 4 a 3 e l’innalzamento delle detrazioni per i redditi di lavoro dipendente.

In altri termini, ai fini del calcolo degli acconti 2024 e 2025 non si dovranno considerare le novità legislative suddette introdotte in materia di IRPEF per il periodo d’imposta 2024.

   

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