Il portale degli interpelli

Per quanto riguarda l'individuazione del momento di effettuazione dell'investimento per le acquisizioni di beni 4.0, tramite contratti di leasing, rileva in generale il momento in cui il bene viene consegnato, ossia entra nella disponibilità del locatario. Nel caso in cui, però, il contratto di leasing preveda la clausola di prova a favore del locatario, ai fini dell'agevolazione, diviene rilevante la dichiarazione di esito positivo del collaudo. L'Amministrazione chiarisce che in questo ultimo caso la fruizione del credito non può iniziare in un periodo di imposta antecedente rispetto a quello di maturazione del beneficio. Di conseguenza, nel caso di specie, nonostante l'entrata in funzione e l'interconnessione dei beni sia avvenuta un anno prima, la Società istante potrà iniziare a fruire del credito d'imposta solo dal anno successivo, ossia dall'anno di effettuazione dell'investimento.

Una società immobiliare UE priva di stabile organizzazione in Italia non può optare per il regime SIIQ/SINQ, in quanto la disciplina è applicabile soltanto ai soggetti esteri UE e SEE che producono redditi d'impresa in Italia tramite una branch.

In caso di opzione per il regime SIIQ, una stabile organizzazione è tenuta ad applicare l'imposta sostitutiva del 20% prevista dal regime agevolativo sugli utili distribuiti ai partecipanti, trattandosi di reddito d'impresa prodotto in Italia, estraneo pertanto a qualsiasi aliquota stabilita in sede Convenzioni contro le doppie imposizioni.

I contributi in conto esercizio concessi nell'ambito del programma per l'ambiente e l'azione per il clima, istituito con regolamento UE, concorrono alla determinazione del reddito IRES e IRAP, in applicazione delle regole ordinarie. In particolare, a tali contributi anche se erogati nell'ambito del trasporto pubblico locale non è applicabile la detassazione dei contributi percepiti dalle aziende esercenti il trasporto pubblico locale (erogati dal Fondo Nazionale Trasporti), in quanto non sono ricompresi tra quelli espressamente previsti dalla norma.

Una società irlandese che svolge attività di vendita intra-UE a privati tramite e-commerce e che stocca le merci in Italia presso una logistica terza dovrà iscriversi al regime OSS dello Stato di stabilimento (Irlanda), a nulla rilevando la circostanza che in un diverso Stato membro è presente un servizio di logistica, appartenente a terzi, dalla quale la società spedisce i beni ai relativi acquirenti sia in Italia sia in altri Paesi UE. Ciò a meno che tale società non possieda una stabile organizzazione in Italia.

Con riferimento ad un'operazione intracomunitaria fra la casa madre non residente e la società cessionaria italiana, realizzata mediante l'effettiva partecipazione della stabile organizzazione italiana del soggetto non residente, l'Amministrazione ha ritenuto che la stabile organizzazione effettui un acquisto intracomunitario ex art. 38 co. 3 del DL 331/93 nei confronti della casa madre, soggetto a IVA in Italia con il meccanismo del reverse charge. Successivamente, la stabile organizzazione italiana pone in essere una cessione domestica, applicando l'imposta nei confronti della società cessionaria finale.