Il portale degli interpelli

Le spese sostenute per la manutenzione straordinaria di punti vendita acquisiti in locazione, rilevate, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, tra le immobilizzazioni materiali (tra le migliorie su beni di terzi) e ammortizzate nel periodo minore tra la durata del contratto di affitto e la vita utile della miglioria, sono deducibili "nel limite della quota imputabile a ciascun esercizio", ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del TUIR.

Le sopravvenienze attive emergenti, in capo a una società di partecipazione non finanziaria (holding industriale), per effetto dello stralcio di alcuni debiti vantati nei confronti delle banche finanziatrici non dovrebbero, in linea di principio, concorrere alla formazione della base imponibile IRAP.

Il costo relativo all'acquisto del diritto d'opzione di quote societarie capitalizzato va recepito anche in sede fiscale, sia ai fini IRES che IRAP.

In particolare, ai fini IRES non vi sono norme che nel caso di specie derogano al principio di derivazione del reddito all'utile o alla perdita risultante nel conto economico, previsto dall'articolo 83 del TUIR. Allo stesso modo, ai fini IRAP, la rappresentazione contabile effettuata secondo corretti principi contabili assume rilevanza nella determinazione del valore della produzione della società.

Le perdite realizzate a seguito di cessione pro-soluto di alcuni crediti ad un operatore specializzato terzo sottoposto a vigilanza possono essere dedotte, al momento in cui avviene tale cessione all'intermediario finanziario vigilato, ai sensi dell'articolo 101, comma 5, del TUIR.

Nel caso di specie, il macchinario acquistato dalla società è stato impiegato non nell'ambito del processo di produzione del prodotto, ma per finalità di creazione e sviluppo di ulteriori prodotti di carattere innovativo, con la conseguenza che i relativi costi sono annoverabili tra i costi di sviluppo. Per tale ragione il costo dell'investimento non può beneficiare del credito d'imposta per i beni materiali "ordinari" né "4.0".

Gli emolumenti pensionistici percepiti da soggetto italiano fiscalmente residente in Portogallo, a fronte del servizio reso nell'ambito di un'attività commerciale-industriale di trasporto pubblico, non devono essere assoggettati ad imposizione in Italia, ai sensi dell'articolo 19, paragrafo 3, del Trattato Italia - Portogallo.