Il portale degli interpelli

Nel caso di specie vengono realizzate due operazioni di conferimento in sequenza, finalizzate alla riorganizzazione dell'assetto di controllo della società, in cui la prima prevede il conferimento congiunto delle quote detenute nella società in una holding neo-costituita in regime di realizzo controllato, mentre la seconda prevede il conferimento della quota di ciascuno dei due soci della propria quota detenuta nella nuova holding, a beneficio di quattro holding unipersonali neo-costituite, ciascuna interamente partecipata dal conferente, in regime di realizzo controllato.

La suddetta riorganizzazione, attuata attraverso il primo e il secondo conferimento in regime di realizzo controllato, non genera il conseguimento di un vantaggio fiscale indebito e, pertanto, non configura una fattispecie di abuso del diritto.

Il contribuente è rientrato in Italia ad aprile 2019 ed ha fruito negli anni 2019, 2020 e 2021 del regime per neo-residenti di cui all'art. 24-bis del TUIR, mentre poi, successivamente, ha revocato l'opzione relativa a tale agevolazione per passare alla fruizione del regime impatriati nei periodi d'imposta 2022 e 2023.

Il soggetto in questione può estendere la fruizione del regime impatriati per ulteriori cinque periodi d'imposta, seppur nel 2019 abbia fruito del regime per neo-residenti, in quanto nel 2019 possedeva i requisiti per l'applicazione del regime impatriati e a novembre 2022 ha acquistato un immobile di tipo residenziale.

Ai fini della determinazione del Contributo di Solidarietà dovuto, la riserva da rivalutazione ex art. 110 del DL n. 104/2020 (affrancata), per la quota proporzionalmente corrispondente agli ammortamenti non ancora effettuati, deve ritenersi inclusa nel patrimonio netto, concorrendo di conseguenza alla determinazione del limite del 25% dell'ammontare di patrimonio netto risultante dal bilancio d'esercizio della società relativo all'anno 2021.

Nel caso di vendita di un immobile acquisito in origine per usucapione, su cui sono stati effettuati interventi agevolabili con il Superbonus conclusi da meno di 10 anni, la plusvalenza imponibile è determinata sulla differenza tra il corrispettivo di vendita dell'immobile e il valore ricavabile dalla sentenza dichiarativa di usucapione, aumentato dei costi inerenti al bene. 

Nel caso di vendita con riserva di proprietà di un immobile su cui sono stati effettuati interventi agevolabili con il Superbonus (conclusi a dicembre 2023), il momento rilevante ai fini della determinazione dell'eventuale plusvalenza imponibile è quello in cui si verifica l'effetto traslativo della proprietà dell'immobile che, in caso di rateazione, coincide con il versamento dell'ultima rata da parte dell'acquirente.

Pertanto, nel caso di specie, in cui il versamento del corrispettivo viene effettuato in forma rateale per la durata di 10 anni in 120 rate mensili (dal 2024 al 2034), non si realizza la plusvalenza di cui all'art. 67, co. 1, lett. b-bis), del TUIR, in quanto all'atto della vendita, che si perfezionerà con l'integrale pagamento del prezzo concordato, saranno trascorsi più di 10 anni dalla conclusione dei lavori sull'immobile.

Nell'ambito del regime speciale IVA per le agenzie di viaggio (art. 74-ter del DPR n. 633/1972):

1) per i Pacchetti turistici, le fee denominate "minimum guarantee", "revenue share" e "profit share" non rientrano nel calcolo della base imponibile, poiché non possono qualificarsi come "costi sostenuti per le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate da terzi a diretto vantaggio del viaggiatore", in quanto non direttamente rivolti a quest'ultimo;

2) per i Pacchetti ospitalità, in cui sono compresi sia il biglietto d'accesso all'evento che i servizi di ristorazione, intrattenimento e concierge a fronte di un unico corrispettivo, non è rinvenibile il nesso funzionale tra prestazione principale (biglietto d'accesso all'evento) e accessoria (altri servizi di ospitalità): di conseguenza, ciascuna operazione assume autonoma rilevanza ai fini IVA, dunque l'imposta relativa alla vendita dei biglietti d'ingresso e dei diversi servizi di ospitalità dovrà essere applicata separatamente, riservando a ciascuna operazione il relativo trattamento IVA.