Il portale degli interpelli

I trattamenti pensionistici erogati da un ente internazionale ad un soggetto residente in Italia sono soggetti a tassazione integrale in Italia. 

Le prestazioni di previdenza complementare costituiscono, infatti, redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, ai sensi dell'articolo 50, comma 1, lettera hbis), del TUIR e sono tassate in Italia, in forza del rinvio contenuto nell'articolo 52, comma 1, lettera d), del medesimo Testo Unico, in base alle disposizioni del DLgs. n. 252/2005.

Le partecipazioni conferite dal disponente in un trust ritenuto fiscalmente interposto ai fini dell'imposizione diretta, alla morte del disponente cadono in successione e devono, quindi, essere inclusi nella dichiarazione di successione presentata dagli eredi del disponente (che erano anche i beneficiari del trust interposto).

Il documento rettifica le precedente risposta n. 359 del 4 luglio 2022, anche per effetto dei chiarimenti forniti dall'Agenzia delle entrate con la circolare n. 34/E del 20 ottobre 2022 (paragrafo 3.4).

Al contratto di gestione armatoriale, che prevede il noleggio dell'imbarcazione da parte dell'armatore nei confronti di un Istituto (ente pubblico di ricerca non economico), non è possibile applicare la non imponibilità prevista dall'articolo 8-bis del DPR n. 633/72, se la nave oggetto del contratto non è destinata all'esercizio di attività commerciali da parte dell'utilizzatore.

La "Disability Support Pension" di fonte australiana percepita da un cittadino italiano invalido e non autosufficiente non sono assoggettabili a IRPEF in Italia come trattamenti pensionistici, se hanno natura meramente assistenziale.

Le tie breaker rules prevista dall'art. 4, paragrafo 2 della Convenzione Italia - Svizzera trovano applicazione solo in relazione al periodo d'imposta in cui la persona risulti residente, in base alle rispettive normative interne, sia in Italia sia in Svizzera.
Per ciò che concerne il trattamento dei redditi di lavoro dipendente, l'art. 4, paragrafo 4 della Convenzione (c.d. split year clause) opera nell'ipotesi in cui nell'anno di riferimento la persona risulti residenti in Italia e in Svizzera; in tal caso, la persona sarebbe assoggettata ad imposizione in Italia per i redditi di lavoro dipendente prodotti fino al giorno del trasferimento definitivo del suo domicilio dall'Italia alla Svizzera, con conseguenti obblighi dichiarativi.

Gli emolumenti pensionistici percepiti per lo svolgimento in Italia di un'attività di lavoro dipendente a carattere pubblico, da parte di un soggetto con doppia nazionalità italiana e britannica residente nel Regno Unito, sono imponibili esclusivamente nel Regno Unito.
L'art. 18, paragrafo 1 della Convenzione Italia-Regno Unito prevede, come regola generale, la tassazione esclusiva dei redditi di pensione, corrisposti a fronte della prestazione di un'attività di lavoro dipendente, nello Stato di residenza del beneficiario.
Il successivo paragrafo 2 stabilisce, al sub paragrafo (a), un'eccezione per le pensioni pubbliche, assoggettate a imposizione esclusiva nello Stato della fonte della pensione.