Nel caso di specie, i beni vengono inviati da una società italiana in un deposito USA, da cui, successivamente, saranno prelevati dal gestore del magazzino (senza assunzione della proprietà dei medesimi) per la successiva vendita ai clienti americani della società italiana.
In tale ipotesi, non sono presenti le caratteristiche per la configurazione di un'esportazione franco valuta, in quanto nel contratto non è presente alcun riferimento ad un eventuale trasferimento della proprietà delle merci, né tantomeno è rinvenibile un impegno simile ab origine a carico della società italiana.
Pertanto, per le singole cessioni nei confronti dei clienti privati americani, la società italiana è tenuta ad emettere delle fatture fuori campo IVA per difetto del presupposto territoriale, ai sensi dell'art. 7-bis del DPR n. 633/1972.