Il portale degli interpelli

La cessione di una flotta di auto a una società veicolo di cartolarizzazione, che destina i proventi del noleggio e della rivendita al pagamento dei costi dell'operazione e al soddisfacimento dei diritti dei detentori titoli dalla stessa emessa, non costituisce, sotto il profilo dell'imposizione indiretta, un trasferimento di ramo aziendale, bensì trasferimento di singoli asset, e come tale è imponibile ai fini IVA e soggetta all’imposta di registro in misura fissa in caso d'uso.

A partire dal 1° gennaio 2021, le prestazioni di servizi effettuate tra le due sedi secondarie dello stesso soggetto, di cui una aderente a un Gruppo IVA istituito nel Regno Unito, sono escluse dal campo di applicazione dell'IVA, non essendo equiparabile a un Gruppo IVA istituito in un Paese membro dell'Unione Europea.

Viene, quindi, superata la posizione espresssa dall'Agenzia dell'Entrate nella risposta n. 756 del 3 novembre 2021. Per la correzione degli errori si veda la risposta n. 203 del 7 febbraio 2023. 

Il succo a base di purea di frutta non può beneficiare dell'aliquota IVA del 10%, ma sarà soggetto ad aliquota ordinaria, in quanto classificato alla voce doganale NC 2009 90, cioè in una categoria merceologica diversa rispetto a quella indicata dal n. 74, della Tabella A - Parte III, allegata al DPR n. 633/1972.

Non possono beneficiare dell'aliquota Iva al 10% i preparati a base di purea di frutta confezionati se non sono in possesso delle caratteristiche riconducibili alla voce 2008 della tariffa doganale “Frutta altrimenti preparata e conservata, anche con aggiunta di zuccheri (in tal senso anche la risposta n. 313 dell'8 maggio 2023).

Il regime forfetario è escluso per un soggetto che percepisce una pensione di vecchiaia eccedente 30.000 euro, ancorché la medesima sia esente da imposte in Italia per effetto delle disposizioni del Protocollo n. 7 allegato al TFUE (Protocollo sui privilegi e sulle immunità dell'Unione Europea).

In caso di ampliamento di beni immobili non dotati del requisito della novità, il credito d’imposta ZES, previsto dall'articolo 5, comma 2, del DL n. 91/2017, spetta limitatamente alle spese sostenute per detto ampliamento.

Nel caso di interventi di ampliamento su beni immobili dotati del requisito della novità, il credito d'imposta spetta, oltre che in relazione alle spese di acquisizione dell'immobile nuovo, anche su quelle sostenute per il suo ampliamento.