Il portale degli interpelli

Sono esenti dall’imposta di bollo le istanze cumulative di rilascio o rinnovo degli attestati di abilitazione ai servizi di scorta o di segnalazione alle competizioni ciclistiche su strada, presentate dalle società sportive, se sono enti del Terzo settore ed enti riconosciuti dalla legge.

Al prodotto oftalmico in formato pluridose, classificato nella voce doganale NC 3307 90, non è possibile applicare l'aliquota IVA ridotta per i dispositivi medici, classificati nella voce doganale NC 3004.

Per il versamento, in misura superiore al dovuto, dell'imposta sostitutiva relativa all'affrancamento delle riserve, è possibile presentare una dichiarazione integrativa, volta alla correzione dell'errore commesso nel Quadro RQ (da cui è conseguito l'errato calcolo dell'imposta sostitutiva dovuta) e poi recuperare l'importo corrisposto in eccesso, versando direttamente la terza rata in misura ridotta.

In merito alla valutazione di operazioni di riorganizzazione di ramo immobiliare, non è possibile configurare una condotta abusiva laddove il contribuente scelga, per dare luogo all'estinzione di una società, di procedere a una fusione anziché alla liquidazione. Infatti, anche se la prima operazione è a carattere neutrale e la seconda ha, invece, natura realizzativa,  nessuna disposizione tributaria mostra una preferenza per l'una o l'altra operazione.

Nel caso di esercizio nel periodo d'imposta 2020 dell'opzione per il "vecchio Patent Box", senza aver concluso alcun accordo di ruling e senza aver mai esercitato l'opzione per il regime di autoliquidazione OD, la società potrà optare dal 2021 alle disposizioni del Nuovo Patent Box.

Ai fini IVA i buoni emessi dalla grande distribuzione sono qualificabili come “buoni sconto” quando conferiscono al possessore il diritto di ottenere uno sconto, ossia una riduzione del prezzo di vendita di specifici prodotti individuati solo al momento del successivo acquisto.  Gli sconti immediatamente applicabili sono esposti direttamente in fattura, in modo tale che l’importo che ne risulta rappresenti l’effettivo corrispettivo.

Se invece le condizioni contrattuali che prevedono l’applicazione di sconti/abbuoni si verificano successivamente all’emissione della fattura, il cedente deve emettere una nota di credito nei confronti del cliente, ai sensi dell'articolo 26 del DPR n. 633/1972.