Il portale degli interpelli

Non è possibile compensare tramite modello F24 il credito d'imposta in favore dei soggetti che operano nel settore turistico/ricettivo (previsto dall'art. 1, commi 1 e 2, DL. n. 152/2021) con un debito IVA artatamente indicato nel modello di pagamento, in quanto non corrispondente al debito d'imposta determinato in conformità alla normativa.

La "decontribuzione SUD", cioè l'agevolazione introdotta nel periodo Covid-19 che ha previsto l'esonero del 30% dei contributi previdenziali dei datori di lavoro per le prestazioni svolte nelle Regioni del Sud Italia, non può fruire della detassazione prevista per i contributi erogati nell'ambito del Covid-19, di cui all'art. 10-bis del DL n. 137/2020.

La "decontribuzione SUD", cioè l'agevolazione introdotta nel periodo Covid-19 che ha previsto l'esonero del 30% dei contributi previdenziali dei datori di lavoro per le prestazioni svolte nelle Regioni del Sud Italia, non può fruire della detassazione prevista per i contributi erogati nell'ambito del Covid-19, di cui all'art. 10-bis del DL n. 137/2020.

Nell'ambito di un'assegnazione agevolata di beni ai soci, qualora uno di essi nell'atto d'assegnazione dei beni immobili non strumentali intenda avvalersi del "contratto a favore di terzi", indicando come beneficiario un soggetto terzo estraneo alla compagine sociale, non sarà possibile applicare la disciplina dell'assegnazione agevolata.

Il caso di specie riguarda una scissione parziale proporzionale seguita dalla trasformazione agevolata della beneficiaria appositamente costituita (newco) in società semplice, finalizzata alla cessione da parte di quest'ultima di un compendio immobiliare ricevuto per effetto della scissione, cui seguirà l'attribuzione degli utili della vendita ai soci con successiva liquidazione finale della società semplice. In tale ipotesi, ai fini delle II.DD. si assiste al concatenarsi di una serie di scelte tutte di per sé legittime e non sindacabili ma, di fatto, volte null'altro che ad ottenere dei vantaggi fiscali, pertanto non si può escludere una fattispecie di abuso del diritto. In merito agli aspetti IVA, invece, non si ravvisa la sussistenza di alcun vantaggio fiscale che possa qualificarsi come indebito.

Nell'ambito del passaggio dal gestore uscente al gestore entrante nell'attività di distribuzione del gas, il valore di rimborso (determinato con il metodo VIR) che quest'ultimo è obbligato a corrispondere al primo soggetto non è rilevante ai fini IVA, in quanto l'operazione ha ad oggetto un universitas di beni inquadrabili come trasferimento d'azienda/ramo d'azienda. Ne consegue l'applicazione dell'imposta di registro, in virtù del principio di alternatività IVA-Registro.