Il portale degli interpelli

L'ipotesi riguarda la co-gestione di una piattaforma di peer to peer lending (P2P Lending), in cui la società istante non si occupa della "gestione primaria" ma della mera gestione fiscale dei proventi derivanti dagli investimenti ivi effettuati dai soggetti finanziatori non professionali.

In tal caso, l'istante non soddisfa il requisito di gestore della piattaforma, come richiesto dall'art. 44, co. 1, lett. d-bis) del TUIR, pertanto non potrà applicare la ritenuta a titolo d'imposta sui proventi derivanti dagli investimenti operati sulla Piattaforma.

La fattispecie in esame riguarda una complessa operazione finalizzata all'uscita di alcuni soci dalla compagine sociale, con realizzazione contestuale di una cessione di un ramo d’azienda ad un terzo, in cui viene altresì previsto un acquisto di azioni proprie da parte dei soci, precedentemente rivalutate.

La combinazione delle operazioni in questione integra i presupposti di una fattispecie di abuso del diritto, poiché priva di sostanza economica, in ragione del fatto che le operazioni realizzate sono inidonee a produrre effetti significativi diversi da un vantaggio fiscale.

La cessione di uno stock di beni situato in un magazzino italiano tra società estere extra-UE, nell'ambito di un'operazione realizzata all'estero, è inquadrabile come autonoma cessione di beni, territorialmente rilevante in Italia ai sensi dell'art. 7-bis del DPR n. 633/1972 e, di conseguenza, soggetta a tassazione in Italia.

Il contributo del PNRR (Piano Nazionale di Resilienza e Resistenza) erogato al soggetto attuatore degli investimenti, che costituisce la mera provvista per l'acquisto del materiale e non il compenso per il ruolo svolto (infatti, il soggetto agisce semplicemente da tramite), non è rilevante ai fini IVA, in quanto mera movimentazione di denaro, ai sensi dell'art. 2, comma 3, lett. a) del DPR n. 633/1972.

Nell'ipotesi di "riacquisto" di un nuovo immobile entro un anno dalla cessione al fine di poter continuare a fruire dell'agevolazione prima casa, se tale operazione ha ad oggetto l'acquisizione di un mero diritto reale di godimento (nel caso di specie il diritto di abitazione/usufrutto) anziché di un diritto di proprietà sull'abitazione, non sarà possibile evitare la decadenza dall'agevolazione.

Da tale decadenza ne deriva anche il mancato riconoscimento del credito d'imposta, che comporta, pertanto, sia il recupero delle imposte ordinarie sugli atti di trasferimento che il recupero del credito eventualmente utilizzato.

Le erogazioni liberali finalizzate a sostenere le attività di una Fondazione che gestisce e promuove lo spettacolo, la musica e il teatro, erogando anche alta formazione in tali settori e promuovendo inoltre la diffusione, la conoscenza e la pratica delle stesse, sono ammissibili all'Art Bonus soltanto in parte.

In particolare, infatti, possono fruire dell'agevolazione le erogazioni liberali destinate al sostegno della Fondazione in relazione alle sole attività riconducibili in astratto alle categorie previste dal DM 27 luglio 2017, mentre, invece, sono escluse dalla misura le somme destinate al "sostegno" delle attività di formazione che, seppur correlate ad attività inerenti lo spettacolo, tuttavia non integrano i requisiti richiesti dalla normativa.