Il portale degli interpelli

La "manifestazione di volontà" con cui la persona fisica istante mette a disposizione della curatela della procedura di liquidazione giudiziale il 50% delle proprie quote, il cui controvalore sarebbe stato messo a disposizione dei creditori, non può rappresentare un contratto con il quale vengono trasferite le quote di SRL (a favore della Curatela) antecedente all'atto di cessione verso il terzo.

Pertanto, l'istante ha realizzato, con la cessione a titolo oneroso delle sue "intere" partecipazioni, redditi diversi di natura finanziaria, ai sensi dell'art. 67 del TUIR.

Di conseguenza, ai fini della rideterminazione del valore delle quote di partecipazione nella SRL, l'istante è tenuto a versare le successive rate dell'imposta sostitutiva (II e III rata) considerando l'intero importo delle quote cedute.

Ai fini dichiarativi, il soggetto dovrà indicare nella Sezione II­A del Quadro RT del Modello Redditi PF 2024 le partecipazioni cedute, nonché compilare sezione VII del medesimo Quadro RT con le partecipazioni il cui valore è stato rideterminato.

Il credito d'imposta in favore dei soggetti che esercitano attività produttiva di reddito mediante l'utilizzo di navi iscritte nel registro internazionale di cui all'art. 4, comma 1, del DL n. 457/1997, corrispondente all'IRPEF dovuta sui redditi di lavoro dipendente e autonomo erogati al personale di bordo imbarcato sulle suddette navi, non può essere fruito con riferimento agli emolumenti corrisposti a titolo di indennità sostitutiva di mancato preavviso, incentivo all'esodo o transazione novativa, in quanto somme non correlate al periodo in cui il lavoratore risultava effettivamente "imbarcato".

Con riferimento ad interventi agevolabili con Superbonus effettuati nel medesimo anno (nel caso di specie il 2022), risulta possibile optare, in assenza di specifiche preclusioni normative, per la ripartizione della detrazione in dieci quote annuali limitatamente ad una sola parte delle spese sostenute nel 2022, non essendo previsto che tale opzione debba riguardare tutte le spese sostenute in tale anno.

L'operazione del caso di specie di una fusione a seguito di acquisizione con indebitamento (cd. merger leveraged buy out), in cui si verifica il cambio del controllo nella società target (da controllo individuale a controllo congiunto con nuovo socio), non è elusiva, in quanto non sono presenti profili di artificiosità.

Inoltre, gli interessi passivi derivanti dal finanziamento contratto con gli istituti di credito per l'acquisizione della società target si considerano inerenti, essendo i prestiti funzionali all'acquisizione.

Le holding dotate di una struttura "leggera" (cioè dotate di amministratore unico) sono considerate soggetti passivi, qualora reperiscano risorse finanziarie per le controllate e concedano alle stesse prestiti o garanzie.

Inoltre, il riaddebito ad una di tali società dei costi di consulenza e assistenza (Transaction Costs) sostenuti per suo conto rileva ai fini IVA, in quanto nel rapporto tra le parti è ravvisabile lo schema giuridico del mandato senza rappresentanza.

In tal caso, le prestazioni mantengono la stessa natura delle prestazioni sottostanti per quanto riguarda sia l'aliquota che il trattamento fiscale del servizio reso, ai sensi dell'art. 3, co. 3, del DPR n. 633/1972.

In tale eventualità, l'IVA relativa agli acquisti effettuati è detraibile, seppur nei limiti del pro rata in presenza di operazioni attive imponibili ed esenti.

L'indennità una tantum corrisposta agli iscritti da una cassa di previdenza e assistenza alla cessazione del rapporto di lavoro presso un Ministero, essendo inquadrabile tra le "altre indennità e somme" di cui all'art. 17, co. 1, lett. a), del TUIR, è assoggettata a tassazione separata ed è integralmente imponibile, ai sensi dell'art. 19, co. 2, del TUIR.