Il portale degli interpelli

Nel caso di un credito IVA riversato in sede di definizione delle liti pendenti nel 2023, sebbene il medesimo risalga al 2004, l'eccedenza computabile in detrazione non può confluire nelle liquidazioni IVA della società che l'ha maturata finché la stessa partecipa ad una procedura di liquidazione dell'IVA di gruppo. In particolare, nella Dichiarazione IVA 2024 per l'anno 2023, il credito in questione dovrà essere indicato nel rigo VL40 e, in quanto non trasferibile al gruppo, dovrà essere riportato nel rigo VX2, campo 1, e, conseguentemente, considerato ai fini della compilazione dei righi VX4, VX5 e VX6.

La società stipula con una compagnia estera autorizzata un contratto di assicurazione per la copertura delle perdite finanziarie che potrebbe subire a fronte dei lavori di riparazione dei veicoli usati "coperti da piani di garanzia" per "guasti meccanici e/o elettrici", rimborsati ai clienti finali. Inoltre, la società fornisce ai concessionari italiani una prestazione di garanzia.

In tale fattispecie, il contratto assicurativo tra la società e l'impresa di assicurazione estera non è soggetto all'imposta sulle assicurazioni, in quanto è assente il presupposto territoriale; mentre con riferimento alla garanzia offerta in occasione della vendita di veicoli usati ai concessionari italiani, la prestazione è inquadrabile come garanzia e non come prestazione assicurativa, pertanto non rientra nel campo d'applicazione dell'imposta sulle assicurazioni.

L'acquisto di un bene precedentemente utilizzato sulla base di un contratto di noleggio tra le stesse parti non può fruire del credito d'imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0, in quanto difetta dell'imprescindibile requisito della novità.

Con riferimento all'ordinanza giudiziale di riconoscimento della cittadinanza italiana di persone straniere, in cui è stata prevista la compensazione delle spese processuali, si applica la registrazione con prenotazione a debito per la metà dell'imposta di registro, con liquidazione della relativa imposta per la restante metà a carico degli Istanti.

La "Remunerazione Aggiuntiva 2023" prevista in favore delle farmacie per il rimborso dei farmaci erogati in regime di SSN (Servizio Sanitario Nazionale), istituita dall'art. 1, co. 532, della Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) in via strutturale dopo la sperimentazione avvenuta durante il periodo emergenziale da Covid-19 per gli anni 2021 e 2022, concorre alla determinazione della base imponibile IRES ed IRAP secondo le regole ordinarie. L'esclusione dalla base imponibile IRES ed IRAP prevista per la "Remunerazione Aggiuntiva 2021-2022" era applicabile in quanto misura erogata in via eccezionale a seguito dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, cui si rendeva applicabile l'art. 10-bis del D.L. n. 137/2020. Pertanto, l'esclusione suddetta non è applicabile alla "Remunerazione Aggiuntiva 2023", poiché non è una misura erogata in via eccezionale a seguito dell'emergenza epidemiologica da Covid­-19.

Al dispositivo di protezione collettiva (DPC), consistente in una copertura/tenda in materiale plastico PVC trasparente da applicare ai letti ospedalieri dei pazienti collegata ad un sistema di aspirazione e filtraggio per il controllo delle infezioni ospedaliere, è applicabile l'aliquota IVA ordinaria. Infatti, il dispositivo medico in esame non è qualificabile né come sistema di aspirazione, né come aspiratore chirurgico, nonchè non rientra in alcuna altra categoria di beni che possono fruire di aliquote IVA ridotte.