Lo studio é l'esito della ricognizione dei benefici esistenti alla luce della riforma del Terzo settore ed è suddiviso in tre ambiti: le erogazioni liberali nel TUIR, le erogazioni in occasioni di calamità con le modifiche apportate dal Codice del Terzo settore al DL 35/2005 e la detassazione della ricerca.
Oggetto dell’analisi sono l’ordinamento fiscale e le modifiche apportate dal decreto legislativo n.117 del 3 luglio 2017, approvato in attuazione della delega conferita al Governo, con la legge 6 giugno 2016 per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale.
La delega aveva previsto il riordino e la revisione organica della disciplina speciale e delle disposizioni vigenti, relative agli enti del Terzo settore, la disciplina tributaria loro applicabile e la redazione di un apposito Codice del terzo settore.
Il Codice del Terzo settore è organizzato in dodici titoli, secondo il seguente ordine:
I |
Disposizioni generali |
II |
Degli enti del terzo settore in generale |
III |
Del volontariato e dell'attività di volontariato |
VI |
Delle associazioni e delle fondazioni del terzo settore |
V |
Di particolari categorie di enti del terzo settore |
VI |
Del registro unico nazionale del terzo settore |
VII |
Dei rapporti con gli enti pubblici |
VIII |
Della promozione del sostegno degli enti del terzo settore |
IX |
Titoli di solidarietà degli enti del terzo settore ed altre forme di finanza sociale |
X |
Regime fiscale degli enti del terzo settore |
XI |
Dei controlli e del coordinamento |
XII |
Disposizioni transitorie e finali |
Di seguito si analizzano contenuto ed implicazioni delle disposizioni introdotte al Titolo X e XII del Codice.