Il credito d’imposta per l'innovazione tecnologica è stato introdotto nel 2020 ed è applicabile fino al 2025, con aliquote agevolative e massimali differenziati a seconda dell'anno di effettuazione degli investimenti.

 

Attività agevolabili

Sono agevolabili le attività, diverse da quelle di ricerca e sviluppo, finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati rispetto a quelli già realizzati o applicati dall’impresa.

È previsto un rafforzamento dell’agevolazione per le attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di digitalizzazione 4.0 e transizione ecologica.

I criteri per la corretta individuazione delle attività di innovazione tecnologica agevolabili sono contenuti negli articoli 3 e 5 del Decreto Mise 26 maggio 2020.

 

Spese agevolabili

Sono ammesse al credito d’imposta per l'innovazione tecnologica le seguenti spese:

  • le spese per il personale, direttamente impiegato nelle attività di innovazione tecnologica svolte internamente all’impresa (con maggiorazione del 150% per gli "under 35" al primo impiego);
  • le quote di ammortamento, i canoni locazione finanziaria o operativa e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nelle attività di innovazione tecnologica (nel limite massimo del 30% del costo del personale);
  • le spese per contratti che hanno per oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di innovazione tecnologica;
  • le spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di innovazione tecnologica (nel limite massimo del 20% delle spese per il personale ovvero delle spese per contratti);
  • le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di innovazione tecnologica svolte internamente dall’impresa (nel limite massimo del 30% delle spese per il personale ovvero delle spese per contratti).   

 
Misura dell'agevolazione

Il credito d'imposta per l'innovazione tecnologica è calcolato applicando un'aliquota agevolativa (10% nel 2023) alla spese agevolabili. La base di calcolo è assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili. L'agevolazione è riconosciuta fino a un limite massimo annuo pari a 2 milioni di euro dal 2023.

L'agevolazione è potenziata per le attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di digitalizzazione 4.0 o transizione ecologica.