Le imprese che beneficiano del credito d’imposta beni strumentali sono tenute ad alcuni obblighi documentali.
Indicazione in fattura della norma agevolativa
Le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati (sia “ordinari” sia “Industria 4.0”) devono contenere l’espresso riferimento alle disposizioni agevolative applicabili.
Perizia, attestato di conformità, autodichiarazione
Per gli investimenti in beni 4.0, le imprese devono acquisire un’apposita documentazione attestante che i beni hanno le caratteristiche tecniche per essere inclusi negli allegati A o B della Legge n. 232/2016 e che sono "interconnessi". È necessaria una perizia (o un attestato di conformità) per i beni di costo unitario superiore a 300.000 euro, è sufficiente un'autodichiarazione (DPR n. 445/2000) del legale rappresentante per i beni di costo unitario non superiore a 300.000 euro.
Comunicazione al Mise (Mimit)
Il DL n. 39/2024 (art. 6) ha introdotto l'obbligo di inviare al Mimit apposite comunicazioni ai fini della fruizione del credito d'imposta beni 4.0. I modelli di comunicazione sono stati pubblicati con Decreto direttoriale Mimit del 24 aprile 2024 e sono disponibili sul sito del GSE.