L'ambito degli investimenti agevolabili e la misura dell'agevolazione, nel corso degli anni, sono stati più volte modificati.
La disciplina originaria (anni 2018 e 2019) consentiva di agevolare con aliquota del 75% gli investimenti pubblicitari incrementali (di almeno l'1% rispetto all'anno precedente) effettuati:
- sulla stampa quotidiana e periodica (anche on line);
- sulle emittenti radiofoniche e televisive locali (analogiche o digitali).
Durante gli anni pandemici (2020, 2021, 2022) è stato possibile agevolare, oltre agli investimenti sulla stampa e sulle radio TV locali, anche gli investimenti sulle radio TV nazionali purchè non partecipate dallo Stato. Inoltre, è stato ammesso il metodo di calcolo volumetrico (agevolazione sull'intero costo) con aliquota del 50%.
Dal 2023 la portata dell'agevolazione si riduce: è possibile agevolare solo gli investimenti effettuati sulla stampa e si torna al metodo di calcolo incrementale con aliquota del 75%.