Mercati Energetici: fase interlocutoria, in attesa del nuovo anno termico
Aggiornamento sull'andamento dei mercati energetici per valutare gli effetti e i possibili scenari.
Premessa
I mercati energetici nei mesi estivi hanno assistito a un lieve aumento del PUN a luglio: il prezzo medio aveva raggiunto i 114 euro/MWh (giugno 105 euro/MWh).
Questo incremento è imputabile soprattutto alle alte temperature registrate nella prima metà del mese, infatti, il caldo ha aumentato la domanda di energia elettrica e ciò ha influenzato i prezzi giornalieri della borsa elettrica. Il mese di agosto, invece, ha visto un andamento dei mercati pressoché stabile rispetto a luglio il PUN si è attestato a 112 euro/MWh, in questo periodo anche i prezzi del gas non hanno subito rialzi (33,6 euro/MWh).
Mercati energetici - aggiornamento
Le previsioni attuali dei prezzi indicano una fase con un andamento “laterale” per le principali commodity energetiche, questo a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno termico.
I futures del gas al TTF continuano a prezzare un certo rischio sulle delivery invernali che, ad oggi, pesa circa 15-18 euro/MWh in più rispetto alle quotazioni spot.
Si osserva come nelle ultime settimane si è ridotto il "contango" (condizione per cui le quotazioni a termine sono più elevate di quelle spot) rispetto ai mesi di maggio e giugno poiché, nonostante il complesso energetico europeo continui a mandare segnali tutto sommato ribassisti, sono cresciute le preoccupazioni per l’approvvigionamento invernale: gli scioperi nei terminali di liquefazione GNL in Australia hanno dato il primo assaggio di come possa reagire il mercato di fronte ad una potenziale riduzione globale della produzione. Anche se gli stoccaggi di gas sono ai massimi livelli e le importazioni da Norvegia e GNL sono abbondanti, la variabile climatica potrebbe ancora mettere in crisi il sistema di approvvigionamento europeo in caso di inverno rigido.
Durante la settimana 11-17 settembre, abbiamo assistito a un aumento del PUN: 124,12 euro/MWh; il mercato del gas ha, invece, registrato degli sbalzi improvvisi dovuti ad un ristretto numero di fornitori e all'aumento del livello delle attività produttive, pertanto la quotazione media del Ttf è stata pari a 36,6 euro/MWh, rispetto ai giorni precedenti: 32,2 euro/MWh.
Il consumo industriale sia europeo che globale, stenta a ripartire e, in ogni caso, difficilmente avrà una ripresa fulminea. Buone notizie, invece, dal nucleare francese: dopo numerose manutenzioni, la capacità disponibile sta tornando lentamente a valori più elevati.
Discorso diverso per i prezzi delle EUA (titoli ad emettere CO2) che, complici di una minore domanda industriale per la generazione di energia elettrica, stanno affrontando una lenta discesa: tale riduzione impatta positivamente sulla formazione dei prezzi dell’energia elettrica.
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