Monografia - Fondo di Garanzia per le PMI

Informazioni aggiornate al 4 gennaio 2023 sul funzionamento del principale strumento per facilitare l'accesso al credito bancario delle piccole e medie imprese italiane.

Obiettivi

La monografia vuole fornire una panoramica sulle caratteristiche di intervento e sui meccanismi d'accesso delle imprese al Fondo di Garanzia, per aiutare a comprenderne le potenzialità di questo strumento utile per facilitare l'accesso alle fonti di finanziamento (banche, leasing, fondi di private equity, piattaforme di lending, operatori di microcredito, etc.).

Ultimi aggiornamenti

La legge di Bilancio 2022 ha disposto il ritorno alla disciplina ordinaria del Fondo di Garanzia a partire dal 01 luglio 2022, mantenendo solo alcune misure transitorie messe in atto per contrastare l'emergenza Covid 19. La legge di Bilancio 2023 ha prorogato tali misure transitorie già in vigore dal 01 luglio 2022 ed ha rifinanziando lo strumento con 720 milioni di risorse aggiuntive.

Di seguito, riportiamo le caratteristiche del Fondo e il suo funzionamento in vigore dal 1 gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.

Indice

1. Che cos’è il Fondo di Garanzia per le PMI e perché conviene conoscerlo?
2. Quali criteri vengono utilizzati dal Fondo per valutare l'ammissibilità delle imprese?
2.1 Valutazione finale
2.2 Start-up non innovative
3. Chi può accedere alla garanzia del Fondo?
4. Quali sono le coperture di garanzia del Fondo?
4.1 Come funziona la Garanzia Diretta?
4.2 Come funziona la Garanzia Indiretta?
4.3 Come funzionano le operazioni a rischio tripartito?
5. Come fare per accedere alla garanzia del Fondo?
6. Qual è il costo della garanzia del Fondo?
7. Quali sono i tempi di risposta del Fondo?
8. Cosa può fare Assolombarda per te?

1. Che cos’è il Fondo di Garanzia per le PMI e perché conviene conoscerlo?

Il Fondo di garanzia per le PMI è uno strumento istituito con Legge n.662/96, operativo dal 2000 e che ha la finalità di favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese e delle start up attraverso la concessione di una garanzia pubblica. Grazie al Fondo, l’impresa ha la concreta possibilità di sostituire, in parte o in toto, le garanzie richieste dai finanziatori. In particolare, sugli importi garantiti dal Fondo, non possono essere raccolte ulteriori garanzie reali (ipoteche, pegni, etc.). In nessun caso, il Fondo offre contributi in denaro.

La garanzia costituisce per le banche una mitigazione del rischio di credito e offre loro la possibilità di ridurre in modo importante gli assorbimenti patrimoniali. Per questo, risulta molto utile per le imprese utilizzarla per migliorare le variabili di accesso al credito (condizioni contrattuali relative al rapporto di finanziamento: prezzo del credito, durata, importo etc.).

2. Quali criteri vengono utilizzati dal Fondo per valutare l'ammissibilità delle imprese?

La riforma del Fondo avvenuta nel 2019 ha avuto come principale obiettivo quello di introdurre una calibrazione tra l’importo della garanzia accordata, il livello di rischiosità dell’impresa e il tipo di operazione sottostante.

Dal 2019 è prevista:

  1. l’applicazione di un modello di valutazione, formato da 5 classi di rating e simile al modello di rating delle banche;
  2. l’articolazione delle misure massime di garanzia sulle operazioni finanziarie in funzione della probabilità di inadempimento dell’impresa e della durata e della tipologia dell’operazione finanziaria;
  3. l’esenzione dall’applicazione del modello di valutazione per le operazioni finanziarie per le quali è prevista una equa ripartizione del rischio tra soggetto finanziatore (banca), garante di primo livello (Confidi) e Fondo (cd. operazioni finanziarie a rischio tripartito).

Le imprese possono, quindi, accedere alla garanzia attraverso il modello di valutazione, caratterizzato da una struttura modulare composta da:

  • dati economici-finanziari degli ultimi 2 bilanci depositati per identificare il profilo di rischio patrimoniale, economico e finanziario;
  • dati andamentali della Centrale Rischi di Banca d’Italia o altri Credit Bureau per identificare il profilo di rischio di credito.

A questi si aggiunge un blocco informativo che valuta la presenza di atti ed eventi pregiudizievoli a carico dell’impresa.

Invece, sono ammissibili senza valutazione del merito di credito:

  • le start-up innovative e gli incubatori certificati
  • i soggetti beneficiari di operazioni di microcredito, importo ridotto, rischio tripartito operazioni, Resto al Sud.

2.1 Valutazione finale

La valutazione finale è il risultato della probabilità di inadempimento, dalle classi di valutazione e delle fasce di valutazione, come riassunto nella tabella seguente:

rating fdg

Il risultato è utilizzabile anche per individuare il credit scoring di Regione Lombardia e il rating di Simest.

2.2 Start-up non innovative

Le start-up non innovative sono valutate attraverso l’analisi del business plan e dei bilanci previsionali triennali, compilati secondo lo schema del c.d. allegato 7.

Le start-up non innovative possono chiedere la garanzia solo su operazioni per investimenti e se i mezzi propri sono superiorei al 25% dell’importo del programma di investimento. Tali vincoli di finalità e di incidenza dei mezzi propri, così come l'obbligo di valutazione del merito di credito e della relativa presentazione del c.d. allegato 7, decadono se l'operazione viene garantita da un soggetto garante autorizzato.

3. Chi può accedere alla garanzia del Fondo?

Possono accedervi, le aziende che soddisfano la definizione europea di PMI, tra cui:

  • PMI con almeno 2 bilanci depositati
  • imprese Femminili;
  • start-up non innovative, ossia imprese neocostituite o che hanno iniziato la loro attività non oltre 3 anni prima dalla richiesta di accesso al Fondo;
  • start-up innovative e PMI innovative.

4. Quali sono le coperture di garanzia del Fondo?

L’importo complessivo massimo garantito per ciascun soggetto è 5 milioni di euro(1), inteso come somma di tutte le garanzie ottenute dalla singola PMI nelle differenti operazioni in essere.

4.1 Come funziona la Garanzia Diretta?

Attraverso questa tipologia, il Fondo copre direttamente le operazioni finanziarie delle imprese con le coperture seguenti:

Percentuali copertura FDG


4.2 Come funziona la Garanzia Indiretta?

Il Fondo può operare in via indiretta, tramite la riassicurazione del Confidi, il quale interviene come primo garante dell’impresa. La riassicurazione è il prodotto tra la % di garanzia che il confidi concede alla banca e la % di garanzia che il Fondo concede al Confidi (garanzia indiretta). Esempio: se una azienda è in 1° classe di merito e il Confidi concede una garanzia del 75% sull’operazione, allora il fondo può riassicurare il Confidi fino al 80% (perché 75%*80% = 60% che è la misura massima di copertura della riassicurazione per quella classe di merito).

Nel caso di riassicurazione, il valore riportato nella tabella precedente rappresenta il valore massimo che può assumere il prodotto tra la misura della garanzia concessa dal soggetto garante sull’operazione finanziaria secondo lo schema seguente:

Controgaranzia_aggiornata


4.3 Come funzionano le operazioni a rischio tripartito?

Si tratta di operazioni finanziarie di importo fino a 120.000 euro presentate al Fondo da Confidi autorizzati. Per la valutazione di queste operazioni, sulle quali non possono essere acquisite garanzie reali, bancarie o assicurative a carico dell’impresa, non viene applicato il modello di rating. Il rischio delle stesse, che saranno ammesse al Fondo su base automatica, viene valutato esclusivamente dai soggetti finanziatori e dai soggetti garanti e poi ripartito tra Fondo, soggetto finanziatore e soggetto garante autorizzato (da qui il nome “a rischio tripartito”), come segue:

  • il soggetto garante copre il 67% del rischio del soggetto finanziatore;
  • la riassicurazione del Fondo copre il 50% dell’importo garantito del soggetto garante;
  • la controgaranzia del Fondo copre il 100% dell’importo garantito dal soggetto garante al soggetto finanziatore.

Ripartizione rischio

5. Come fare per accedere alla garanzia del Fondo?

Le imprese non possono inoltrare direttamente la domanda al Fondo: devono rivolgersi all'intermediario finanziario, a cui stanno chiedendo il finanziamento, che inoltrerà la richiesta di garanzia.

6. Qual è il costo della garanzia del Fondo?

Per le start-up innovative, le PMI innovative e le imprese femminili l’accesso è gratuito.

Tutte le altre PMI devono versare al Fondo, a pena d’inefficacia, una commissione “una tantum” calcolata in termini di percentuale (dallo 0,25% all’1%, in base alla dimensione aziendale) dell'importo garantito dal Fondo. Per le PMI e le Midcap che ottengono la garazia per operazioni di Basket Bond, la commissione sarà pari all'1,5% dell'importo garantito.

Nei casi in cui, a seguito della delibera di ammissione del Consiglio di gestione, l’operazione finanziaria garantita non sia successivamente perfezionata, il soggetto richiedente (banca o finanziatore) versa al Fondo una commissione di 300 euro. È importante verificare nel rapporto contrattuale se e come tale spesa possa ricadere sull’impresa.

Operazioni finanziarie7. Quali sono i tempi di risposta del Fondo?

Il Comitato delibera entro 3 mesi dalla data di arrivo o di completamento della richiesta della garanzia.

8. Cosa può fare Assolombarda per te?

Possiamo aiutarla a verificare la possibilità di sfruttare questa opportunità, attraverso il modulo Fondo di Garanzia di Bancopass (servizio gratuito per le imprese associate) o fissando un appuntamento con gli esperti dell'Area Credito e Finanza.

Inoltre, può utilizzare la funzione del calcolo della classe di rating del Fondo di Garanzia anche per individuare il credit scoring per le misure promosse da Regione Lombardia e il rating di Simest, che seguono per il calcolo lo schema seguente:

condronto simest regione

Note

(1) In attesa di autorizzazione da parte della Commissione europea

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