Smart&Start Italia: finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto per start-up innovative

Finanziamenti agevolati per progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro per la produzione di beni ed erogazione di servizi ad alto contenuto tecnologico e innovativo. Le richieste relative alla conversione di una quota del finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto, a fronte di investimenti nel relativo capitale di rischio, possono essere presentate a partire dal 14 luglio 2022.

Sommario

Soggetti ammissibili
Interventi agevolabili
Spese ammissibili
Agevolazioni
Presentazione delle domande
Contatti
Note

Soggetti ammissibili

Possono beneficiare delle agevolazioni le start-up innovative:

  • costituite da non più di 60 mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • di piccola dimensione, ai sensi di quanto previsto all’allegato 1 del Regolamento di esenzione;
  • con sede legale e operativa ubicata su tutto il territorio nazionale.  

Possono altresì richiedere le agevolazioni le persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa, ivi compresi i cittadini stranieri in possesso del visto start-up, purché l’impresa sia formalmente costituita entro e non oltre 30 (trenta) giorni dalla ricezione della comunicazione di ammissione alle agevolazioni.

A maggio 2022 il Mise ha rifinanziato la misura con 100 milioni di euro, a valere sulle risorse del PNRR, destinati a finanziare i progetti delle imprese femminili(1).

Interventi agevolabili

Sono ammissibili alle agevolazioni i progetti:

  • caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, (es. adozione di soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive nuove rispetto al mercato, anche in chiave di riduzione dell'impatto ambientale; soluzioni tecniche funzionali all'ampliamento del target di utenza del prodotto-servizio offerto, rispetto al bacino attualmente raggiunto; soluzioni che prevedano lo sviluppo e la vendita di prodotto-servizi innovativi o migliorativi rispetto ai bisogni dei clienti o destinati ad intercettare nuovi bisogni; soluzioni tecniche che propongano l'adozione di modelli di business orientati all'innovazione sociale); e/o
  • mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, come elementi abilitanti di nuovi processi e/o modelli di business con conseguente miglioramento dell'efficienza gestionale, organizzativa e/o produttiva; e/o
  • finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata. I risultati delle attività di analisi, dei lavori sperimentali, delle indagini pianificate e/o di invenzioni brevettate, devono essere legittimamente sfruttabili, almeno fino all’ultimazione del piano d’impresa, per titolarità o in virtù di accordi, da parte del soggetto proponente.

I progetti dovranno essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda e dovranno essere realizzati nei 24 mesi successivi alla data di stipula del contratto di finanziamento, salvo proroga motivata di massimo 6 mesi. 

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda e riguardanti:

  • immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata;
  • immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa. Rientrano in tale categoria le spese per la progettazione, lo sviluppo, la personalizzazione e il collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, le consulenze specialistiche tecnologiche nonché relativi interventi correttivi e adeguativi, i servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing (max 20% delle spese ammissibili). Rientrano, altresì, in tale categoria eventuali costi connessi alle collaborazioni instaurate con Organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa;
  • personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.

Nei limiti del 20% delle spese ritenute agevolabili è ammissibile un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante connesso al sostenimento delle seguenti tipologie di spesa:

a) materie prime, ivi compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
b) servizi, diversi da quelli già elencati, necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa, ivi compresi quelli di hosting e di housing;
c) godimento di beni di terzi (es. le spese di affitto relative alla sede aziendale, limitatamente al periodo di realizzazione del piano d’impresa medesimo; canoni di leasing e i costi di affitto relativi a impianti, macchinari e attrezzature necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa).

Le spese devono essere comprese tra un minimo  100.000 euro ad un  massimo di 1.500.000 euro.

Agevolazioni

L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero rimborsabile in 10 anni, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili (comprensive della quota di capitale circolante). Per le start-up innovative localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia il finanziamento agevolato è restituito dall’impresa beneficiaria in misura parziale, per un ammontare pari al 70% dell’importo del finanziamento agevolato concesso calcolato a valere sulle spese ammissibili. La quota del finanziamento agevolato non soggetta a rimborso rappresenta un contributo a fondo perduto. 

Il finanziamento agevolato è rimborsato secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, dopo 12 mesi a decorrere dall’erogazione dell’ultima quota dell’agevolazione, e non è assistito da garanzia

Per le start-up innovative la cui compagine, alla data di presentazione della domanda, sia interamente costituita da giovani di età non superiore ai 35 anni e/o da donne, o preveda la presenza di almeno un esperto, in possesso di titolo di dottore di ricerca o equivalente da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio, l’importo del finanziamento agevolato è pari al 90% delle spese ammissibili.

A partire dal 14 luglio 2022, qualora l'azienda ricevesse investimenti nel proprio capitale di rischio, potrà richiedere la conversione del finanziamento agevolato, previsto dal bando e già ottenuto, in contributo a fondo perduto, fino a un importo pari al 50%  delle somme investite e nella misura massima del 50% del totale delle agevolazioni concesse (2).

Presentazione delle domande

Le domande di agevolazione, redatte in lingua italiana, devono essere compilate esclusivamente attraverso la procedura informatica messa a disposizione al seguente link secondo le modalità e gli schemi resi disponibili da Invitalia in un’apposita sezione del proprio sito.

Contatti

La invitiamo a richiedere online un appuntamento oppure a contattare l’Area Credito e Finanza, fin@assolombarda.it, tel. 02.58370704, per maggiori informazioni su questa notizia; un confronto sugli incentivi disponibili; un’assistenza nella stima delle esigenze di liquidità, nella costruzione di business plan e nel dialogo con i finanziatori; un approfondimento sul supporto personalizzato di Assolombarda Servizi, che integra i servizi di Assolombarda con una consulenza specializzata.

Note

(1) Impresa femminile: l’impresa a prevalente partecipazione femminile, vale a dire l’impresa in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da donne

(2) L’importo della quota di contributo a fondo perduto convertita ai sensi del presente articolo deve essere appostato in apposita riserva indisponibile. Tale riserva, per i primi 5 cinque) anni, potrà essere utilizzata esclusivamente per la copertura di perdite e/o per aumenti di capitale. Decorso il termine dei 5 (cinque) anni, la riserva diventa disponibile ed eventualmente distribuibile ai soci

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