RI.CIRCO.LO.: bando per PMI lombarde per azioni di economia circolare

5.000.000 € per sostenere la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti delle filiere delle plastiche e del tessile. Domande dal 7 maggio 2024.

Sommario

Soggetti beneficiari

Interventi e spese ammissibili

Agevolazione e regime di aiuto

Presentazione e valutazione delle domanda

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda di partecipazione alla misura le piccole e medie imprese, in forma singola o aggregata, come definite dall'Allegato 1 del Regolamento U.E. 651/2014 e ss.mm., che hanno i seguenti requisiti:

  • risultano regolarmente costituite, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese;
  • presentino progetti in forma singola o in aggregazione; possono partecipare all’aggregazione anche soggetti che non siano micro, piccole e medie imprese, ma detti soggetti non potranno essere in alcun modo beneficiari di contributi e le spese che dovessero eventualmente sostenere non saranno ritenute ammissibili al contributo, ma saranno comunque tenute in considerazione in sede di valutazione del progetto;
  • realizzino interventi nell’ambito di una sede operativa ubicata sul territorio lombardo attiva alla presentazione della domanda o attivata entro e non oltre la richiesta di erogazione del saldo.

Interventi e spese ammissibili

Sono ammissibili interventi associati a tutte le fasi del ciclo di vita delle filiere della plastica e del tessile (approvvigionamento, design, produzione, distribuzione, utilizzo, raccolta, fine vita):

  • valorizzazione come materia dei residui di produzione, anche in un’ottica di simbiosi industriale e introduzione nel ciclo produttivo di sottoprodotti;
  • azioni di riutilizzo di imballaggi a fine vita, anche grazie alla realizzazione di sistemi di vuoto a rendere;
  • azioni per il riutilizzo di prodotti o l’allungamento di ciclo di vita;
  • modifiche alle linee produttive al fine di realizzare prodotti/imballaggi con un minor uso di materie prime;
  • modifiche alle linee produttive per la riduzione o l’utilizzo dei propri scarti/sfridi di lavorazione;
  • modifiche alle linee produttive per l’introduzione di materiali da “end of waste”;
  • modifiche alle linee produttive a seguito di riprogettazione del prodotto ai fini di un miglioramento del fine vita dello stesso (maggiore durata e riciclabilità) anche attraverso l’utilizzo di materiali alternativi;
  • progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a raccolte di rifiuti dedicate a frazioni omogenee ai fini dell’ottimizzazione dei processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio;
  • progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio di rifiuti plastici, di rifiuti in bioplastica compostabile e di rifiuti tessili.

Sono ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione, purché funzionali e collegate al progetto di investimento:

A - acquisto e installazione di beni strumentali, macchinari, sistemi di automazione e tecnologie adattive, impianti di produzione, attrezzature e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali; le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all'attività svolta. Le spese per l’acquisto di veicoli sono consentite solo per veicoli iscritti all’albo nazionale gestori ambientali per il trasporto dei rifiuti conto terzi;

B - acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone, tablet e cellulari), connessi al progetto;

C - acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, nella misura massima del 5% delle spese ammissibili per il progetto;

D - registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità, acquisizione di marchi, di certificazioni tecniche e di eventuale registrazione REACH; acquisto di licenze di produzione;

E - opere edili-murarie e impiantistiche se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alla voce a) e spese di progettazione e direzione lavori nel limite del 25% della voce di spesa di cui alla lettera a).

F - spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti lettere a), b), c), d), e) conformemente all’articolo 54 lettera a) del Regolamento (UE) n. 1060/2021.

Agevolazione e regime di aiuto

Il contributo è a fondo perduto e sarà concesso ed erogato fino al 50% delle spese ammissibili e fino ad un importo massimo di € 300.000,00 per ogni singola PMI nel rispetto del regolamento “de minimis” (Reg. (UE) n. 2831/2023).

La percentuale di finanziamento potrà essere incrementata al 60% nel caso di progetti di particolare successo, che dimostrino il superamento, nella misura minima del 30%, dei risultati attesi attraverso un anno di misurazione effettiva ex-post degli effetti prodotti dall’intervento finanziato in termini di:

  • riduzione della produzione di rifiuti
  • minor utilizzo di materie prime
  • utilizzo di sottoprodotti o prodotti da “end of waste" in sostituzione di risorse/materie prime
  • incremento di rifiuti riciclati o avviati a riciclo.

L’agevolazione è concessa a progetti presentati, in forma singola o in aggregazione, con un totale di spese ammissibili, al netto di IVA, pari ad almeno € 50.000,00 sull’intero progetto.

Presentazione e valutazione della domanda

L’assegnazione del contributo avviene sulla base di una procedura valutativa a graduatoria. E’ previsto un punteggio minimo per accedere al finanziamento.

Le domande saranno possibili, attraverso l'utilizzo della piattaforma Bandi e Servizi, dal 7 maggio al 3 settembre 2024.

Due le possibili modalità di erogazione del contributo concesso:

  • un anticipo, facoltativo, pari al 20% dell’agevolazione ammessa a fronte di presentazione di regolare fideiussione bancaria o assicurativa
  • a saldo a seguito della conclusione del progetto e della verifica della rendicontazione del progetto.

I progetti devono essere realizzati e rendicontati entro 24 mesi dalla data di pubblicazione sul BURL del decreto di concessione dell’agevolazione.

Contatti

La invitiamo a richiedere online un appuntamento oppure a contattare l’Area Credito e Finanza, fin@assolombarda.it, tel. 02.58370704, per maggiori informazioni su questa notizia; un confronto sugli incentivi disponibili; un’assistenza nella stima delle esigenze di liquidità, nella costruzione di business plan e nel dialogo con i finanziatori; un approfondimento sul supporto personalizzato di Assolombarda Servizi, che integra i servizi di Assolombarda con una consulenza specializzata.

Non sei associato e ti servono informazioni?

Contattaci

Azioni sul documento

Rischi catastrofali, imprese tra obbligatorietà e incertezze

Rischi catastrofali, imprese tra obbligatorietà e incertezze

Rendicontazione ESG: a che punto siamo?

Rendicontazione ESG: a che punto siamo?

Il nuovo “de minimis”: luci, ombre e gli impatti sul Fondo di Garanzia e sulle principali agevolazioni

Il nuovo “de minimis”: luci, ombre e gli impatti sul Fondo di Garanzia e sulle principali agevolazioni

Capitale di rischio: oltre il sentito dire

Capitale di rischio: oltre il sentito dire