La tassonomia per la finanza sostenibile: un'opportunità anche per le PMI

La Commissione europea ha definito un sistema di classificazione che stabilisce in che modo le imprese possono considerarsi sostenibili da un punto di vista ambientale e accedere a canali di finanziamento preferenziali. Si tratta di una rivoluzione nel mondo ESG che aiuterà imprese, istituzioni e mondo finanziario a combattere il fenomeno del “green washing” e dare un contributo misurabile alla transizione verso una società più sostenibile. Consultabili le Linee guida di Assolombarda per l'applicazione della Tassonomia in azienda.

Cos'è la tassonomia green?

La tassonomia(1) è stata sviluppata con l'obiettivo di aiutare imprese, stakeholder finanziari e enti pubblici ad individuare ciò che è realmente sostenibile secondo criteri oggettivi e ben definiti. Un'attività economica per essere definita "ambientalmente sostenibile" deve soddisfare i seguenti requisiti:

  • contribuire in maniera significativa ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali individuati dalla Commissione europea:
  1. mitigazione dei cambiamenti climatici;
  2. l’adattamento ai cambiamenti climatici;
  3. l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine;
  4. la transizione a un’economia circolare, la prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti;
  5. la prevenzione e il controllo dell’inquinamento;
  6. la protezione degli ecosistemi sani.
    1. non danneggiare significativamente uno degli altri obiettivi ambientali;
    2. rispettare criteri tecnici definiti, ossia quali condizioni precise e quali soglie massime di emissioni di anidride carbonica debbano essere rispettate affinché un'attività possa essere definita sostenibile;
    3. essere in linea con le garanzie minime sociali(2).

    Quali soggetti coinvolge?

    A partire dal 2022 saranno obbligati ad applicare la tassonomia:

    • le imprese soggette alla Non Financial Reporting Directive (NFRD)(3) che dovranno rendicontare le informazioni allineate alla tassonomia;
    • le pubbliche amministrazioni che definiscono politiche e incentivi pubblici: la Tassonomia sarà il benchmark di riferimento per attribuire incentivi europei;
    • gli investitori che offrono prodotti finanziari nell’Unione europea, inclusi i fondi pensione, dovranno fornire informazioni riguardo l’attinenza dei prodotti che offrono alla Tassonomia, specificando in che misura gli investimenti sottostanti sono allineati alla tassonomia, espressa in percentuale dell’investimento, del fondo e del portafoglio.

    Quali i principali vantaggi per chi la utilizza in modo volontario?

    La tassonomia genera una serie di vantaggi per tutte le imprese, in particolare per le PMI, in quanto:

    • anche le imprese che non sono obbligate a rendicontare aspetti ESG, se presenti nella catena di fornitura delle grandi imprese soggette ad obbligo, saranno coinvolte nel loro processo di rendicontazione e potrebbero essere richieste questo tipo di informazioni per qualificarsi nelle loro supply chain;
    • potranno intercettare importanti risorse pubbliche e private, messe in campo a livello europeo e nazionale, grazie agli strumenti finanziari ad hoc allineati alla tassonomia.

    Istruzioni per l'uso

    Di seguito, proponiamo alcuni primi passi operativi per iniziare ad approcciare il tema in modo concreto:

    1. Individuare il settore e le relative attività economiche in cui l'azienda opera, consultando qui l'elenco delle attività sostenibili;
    2. Consultare i criteri di vaglio tecnico per la mitigazione dei cambiamenti climatici o per l'adattamento ai cambiamenti climatici;
    3. Utilizzare la "bussola della Tassonomia" per consultare facilmente i contenuti della tassonomia.

    Le Linee guida di Assolombarda per l'applicazione della Tassonomia in azienda

    Assolombarda, grazie all'attività del Gruppo di Lavoro Qualità Ambientale ed al coinvolgimento dell’Area Credito e Finanza, ha realizzato delle linee guida per l'applicazione della Tassonomia in azienda, che potete scaricare qui, con l'obiettivo di:

    • sviluppare un percorso di approfondimento per aiutare le imprese a prepararsi a rispondere efficacemente alle richieste da parte del sistema finanziario, bancario e assicurativo connesse ai nuovi adempimenti legislativi del pacchetto europeo sulla Finanza Sostenibile;
    • supportare le imprese nel comprendere le aspettative degli operatori della finanza di impresa e del settore degli investimenti privati, nonché nell’adeguare le proprie attività aziendali e i propri strumenti e strategie di investor relation, di rendicontazione e di comunicazione alle nuove esigenze poste dalle sfide della Finanza Sostenibile.

    Trattandosi di un tema nuovo per molti, la invitiamo a contattare i nostri uffici per ogni dubbio e ulteriore approfondimento sull'utilizzo della tassonomia:

    • nelle ridefinizione dei modelli di business in modo che integrino realmente la sostenibilità;
    • nella comunicazione con gli stakeholder.

    Contatti

    La invitiamo a richiedere online un appuntamento  oppure a contattare l’Area Credito e Finanza, tel. 02.58370704, per: maggiori informazioni su questa notizia; un approfondimento sulle opportunità derivanti dalla finanza sostenibile; un accompagnamento sui servizi dedicati alla sostenibilità di Assolombarda Servizi, che integra i servizi di Assolombarda con una consulenza specializzata.

    Note

    (1) Regolamento 2020/852 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili (tassonomia) pubblicato il 22 giugno 2021 ed entrato in vigore il 12 luglio 2020.
    (2) Si fa riferimento alle linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali e  ai Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, inclusi i principi e i diritti stabiliti dalle otto convenzioni fondamentali individuate nella dichiarazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e dalla Carta internazionale dei diritti dell’uomo.
    (3) La NFRD è stata rivista nell’ambito della proposta di Direttiva relativa alla Comunicazione societaria sulla sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD). Ad oggi i soggetti obbligati alla rendicontazione non finanziaria sono le aziende quotate con più di 500 dipendenti, le banche e le assicurazioni.

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