Pacchetto Investimenti Regione Lombardia - Linea Green

Finanziamenti con garanzia regionale gratuita e contributi a fondo perduto per gli investimenti di efficientamento energetico delle PMI.

Sommario

Soggetti beneficiari

Dal 1° gennaio 2024 possono fare domanda per accedere all’agevolazione, gestita da Finlombarda SpA con dotazione finanziaria di 65 milioni di euro, le sole PMI, che rispettino i seguenti parametri:

  • abbiano almeno due bilanci depositati;
  • abbiano una sede operativa, oggetto dell’intervento, in Lombardia al momento della concessione della garanzia regionale;
  • rientrino nella classificazione da 1 a 10 secondo il credit scoring del Fondo di Garanzia.

La misura prevede due principali aree di intervento:

Area 1: PMI con sede operativa in cui si intende realizzare l’investimento ubicata in Lombardia;

Area 2: PMI con sede operativa in cui si intende realizzare l’investimento ubicata nelle zone della carta degli aiuti di Stato a finalità regionale in Lombardia (ex art. 107.3.c del TFUE di cui all’Aiuto SA.101134/2021/N). Sono, infatti, previste intensità di aiuto maggiori per i soggetti beneficiari che intendano realizzare l’investimento ubicata nelle zone previste dagli aiuti a finalità regionale.

Interventi ammissibili

Sono ammissibili gli investimenti dedicati all’efficientamento energetico, realizzato presso un’unica sede operativa aziendale, degli impianti produttivi per favorire la riduzione dell’impatto ambientale dei propri sistemi produttivi, attraverso sia la riduzione dei consumi energetici sia il recupero di energia e/o la cattura dei gas serra.

La riduzione delle emissioni deve essere di almeno il 30% rispetto alle emissioni ex ante relativamente alla specifica sede oggetto di intervento e deve essere verificata tramite una diagnosi energetica redatta in conformità alla norma UNI EN 16247.

L’importo minimo dell’investimento è di euro 100.000, mentre l’importo massimo agevolabile (tra finanziamento supportato da garanzia e contributo a fondo perduto) è pari ad euro 3 milioni.

Gli investimenti devono essere realizzati e rendicontati entro 18 mesi dalla pubblicazione sul BURL del decreto di concessione dell'agevolazione.

Spese ammissibili

Saranno ammissibili le spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda, e dovranno essere funzionali all’intervento di efficientamento energetico e espressamente indicate nella diagnosi energetica. Di seguito le voci di spesa ammissibili:

  1. acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature ed hardware, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali, in sostituzione di quelli in uso presso la sede oggetto di intervento ovvero funzionali al raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico dichiarati;
  2. acquisto, installazione e allacciamento alla rete di impianti per la produzione di energia rinnovabili, esclusivamente in combinazione con le altre voci di spesa di cui alle lettere 1), 3), 4), 5);
  3. acquisto e installazione di impianti di produzione di energia termica e frigorifera e di impianti di cogenerazione/trigenerazione;
  4. acquisto e installazione di sistemi di accumulo dell’energia e di inverter;
  5. acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione di quelli in uso presso la sede oggetto di intervento ovvero funzionali al raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico dichiarati;
  6. acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico;
  7. acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell'illuminazione tradizionale;
  8. acquisto di software, licenze d’uso software e costi per servizi software di tipo cloud e saas;
  9. acquisizione di brevetti;
  10. opere murarie, opere di bonifica e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alle voci da 1) a 6) nel limite del 20% di tali voci di spesa;
  11. costi di formazione relativi al progetto presentato;
  12. spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento nel limite del 20% dei costi di cui alle precedenti voci da 1) a 9);
  13. spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti lettere da 1) a 11) .

Agevolazione

L’agevolazione, che copre il 100% dell’investimento, è così strutturata:

  • un contributo a fondo perduto in conto capitale sull’investimento, determinato come  percentuale delle spese ammissibili e al netto dell'agevolazione della garanzia espressa in ESL;
  • una garanzia regionale gratuita su un finanziamento a medio-lungo termine finalizzato ad ottenere le risorse finanziarie necessarie per l’investimento. Il finanziamento coperto da garanzia è pari alla quota parte dell’investimento non coperta dal contributo a fondo perduto;

Il finanziamento, coperto a costo zero dalla garanzia regionale per il 70% dell’importo, ha le seguenti caratteristiche:

  • importo: massimo agevolabile 3 milioni di euro;
  • tasso di interesse: tasso di mercato;
  • durata: compresa tra 3 e 6 anni, incluso un eventuale preammortamento di massimo 24 mesi;
  • erogazione: il finanziamento viene erogato alla sottoscrizione del contratto in anticipazione fino ad un massimo del 70% delle spese ammissibili (secondo le alternative a scelta tra il 20%, il 50% e il 70% a seconda della delibera);
  • ulteriori garanzie: possono essere richieste ulteriori garanzie di natura reale e personale.

La somma tra contributo a fondo perduto e finanziamento garantito non potrà superare i 3 milioni di euro.

Il finanziamento viene erogato da intermediari convenzionati.

Regime e intensità d’aiuto

L’agevolazione è concessa ai sensi del nuovo Regolamento de minimis e del Regolamento Generale di Esenzione (GBER). Qualora la sede operativa in cui la PMI intende realizzare l'investimento sia ubicata in una delle zone indicate nella carta degli aiuti a finalità regionale, l'intensità di aiuto è maggiorata.

La tabella seguente riassume le intensità massime:

Intensità di aiuto per concessioni SUCCESSIVE AL 01/01/2024

Micro e Piccole Imprese

Medie Imprese

Aiuti “de minimis”

300.000 euro

300.000 euro

Aiuti agli investimenti (art. 17 GBER)

20%

10%

 

Aiuti a finalità regionale (art. 14 GBER)

Zone criterio 1

aree mappate nelle province di PV, LO, CO, SO

35% (di cui 20% maggiorazione PMI)

25% (di cui 10% maggiorazione PMI)

Zone criterio 5

aree mappate nelle province di MN e CR

30% (di cui 20% maggiorazione PMI)

20% (di cui 10% maggiorazione PMI)

Presentazione e valutazione della domanda

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente tramite la procedura Bandi e Servizi e dovranno essere corredate dalla delibera di finanziamento da parte del Soggetto Finanziatore scelto. Lo sportello è nuovamente aperto dalle 10:30 del 7 febbraio 2024.. Le domande verranno selezionate mediante procedura valutativa a sportello, secondo l'ordine cronologico di presentazione. I criteri di valutazione sono riportati qui. Il processo istruttorio avrà durata massima 120 giorni dalla presentazione della domanda. 

Contatti

La invitiamo a richiedere online un appuntamento oppure a contattare l’Area Credito e Finanza, fin@assolombarda.it, tel. 02.58370704, per maggiori informazioni su questa notizia; un confronto sugli incentivi disponibili; un’assistenza nella stima delle esigenze di liquidità, nella costruzione di business plan e nel dialogo con i finanziatori; un approfondimento sul supporto personalizzato di Assolombarda Servizi, che integra i servizi di Assolombarda con una consulenza specializzata.

Non sei associato e ti servono informazioni?

Contattaci
Rischi catastrofali, imprese tra obbligatorietà e incertezze

Rischi catastrofali, imprese tra obbligatorietà e incertezze

Rendicontazione ESG: a che punto siamo?

Rendicontazione ESG: a che punto siamo?

Il nuovo “de minimis”: luci, ombre e gli impatti sul Fondo di Garanzia e sulle principali agevolazioni

Il nuovo “de minimis”: luci, ombre e gli impatti sul Fondo di Garanzia e sulle principali agevolazioni

Capitale di rischio: oltre il sentito dire

Capitale di rischio: oltre il sentito dire