Brexit
Dal 1 gennaio 2021, con la fine del periodo transitorio, il Regno Unito ha lasciato il territorio doganale dell’Ue e il sistema dell’IVA comunitaria ed è a tutti gli effetti un paese terzo. Vengono così a terminare la libera circolazione di persone, merci, servizi e capitali tra il Regno Unito e l'Unione Europea.
Solo il 24 dicembre 2020 è stato raggiunto un Accordo sugli scambi e la cooperazione tra l'UE e il Regno Unito, che ha scongiurato il no-deal: riguarda non solo gli scambi di merci e servizi ma anche un'ampia gamma di altri settori di interesse dell'Unione, quali gli investimenti, la concorrenza, gli aiuti di Stato, la trasparenza fiscale, i trasporti aerei e stradali, l'energia e la sostenibilità, la pesca, la protezione dei dati e il coordinamento in materia di sicurezza sociale. Esso prevede l'assenza di dazi e contingenti per le merci oggetto di scambi commerciali tra Regno Unito e i Paesi dell'Unione europea, ma resta fermo l'obbligo di assolvere le procedure doganali.
Questa sezione è dedicata alla raccolta delle iniziative e delle informazioni utili alle aziende per le gestione dei rapporti economici e commerciali con il Regno Unito nel nuovo contesto.
Informazioni
Brexit: il Consiglio concede una proroga per l'uscita del Regno Unito
Nella riunione del 21 marzo il Consiglio Europeo ha accettato di estendere la data dell'uscita al 22 maggio a condizione che la Camera dei Comuni dia il via libera all'Accordo di recesso. Se l'Accordo non dovesse passare, entro il 12 aprile il Regno Unito potrà comunicare all'Unione europea se ha intenzione o no di partecipare al voto europeo, di fatto mettendo in discussione il processo