La criminalità organizzata di stampo mafioso nella provincia di Monza e Brianza

Un nuovo report di Assolombarda accende un focus sulla Brianza.

L’analisi sulla presenza e i comportamenti delle mafie nel tessuto economico si arricchisce di un nuovo, importante contributo.

Si tratta del rapporto La criminalità organizzata di stampo mafioso nella provincia di Monza e Brianza, commissionata da Assolombarda al CROSS-Osservatorio sulla criminalità organizzata, che opera all’interno dell’Università Statale di Milano (vedi rapporto in "contenuti correlati").

La ricerca ricostruisce sotto il profilo storico il progressivo insediamento delle mafie, e della ‘ndrangheta in particolare, nell’hinterland milanese e in Brianza: dall’arrivo quasi invisibile dei primi capibastone condannati al confino, alla ricostituzione delle cosche nei Comuni più piccoli e per questo meno capaci di autotutela fino all’attuale organizzazione, estesa, ramificata, portatrice di conoscenze economiche e di una intelligenza criminale in grado di condizionare la vita amministrativa e contaminare il libero mercato con attività e imprese illegali.

Il fenomeno è inquadrato nel suo complesso e accompagnato dalla ricostruzione di episodi paradigmatici dei comportamenti della criminalità organizzata nella vita economica e civile, con il loro potenziale di inquinamento e di distruzione ma anche da case history importanti di resistenza e di riaffermazione della legalità.

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