Linee guida per il monitoraggio PFAS

Pubblicate in gazzetta le “Linee guida tecniche sui metodi d’analisi per il monitoraggio dei PFAS nelle acque destinate al consumo umano"

Le linee guida mirano a velocizzare il monitoraggio dei PFAS, attraverso dei criteri omogenei in tutta l’Unione Europea, conformemente alla direttiva (UE) 2020/2184 che ha introdotto:

  • il parametro “PFAS – totale”, con un limite di 0,50 µg/l (500 ng/l);
  • il parametro “somma di PFAS", che comprende un numero ristretto di 20 PFAS che destano particolare preoccupazione, con un limite di 0,10 µg/l (100 ng/l).

La direttiva è stata recepita in Italia con il D.lgs. 23 febbraio 2023, n.18.

Il documento fornisce quindi delle linee guida tecniche sui metodi di analisi per monitorare i PFAS, analizzando i parametri “PFAS-totale” e “somma di PFAS” stabiliti dalla direttiva sulla qualità delle acque destinate al consumo umano e le regole tecniche ad essi associate, fornendo indicazioni sui metodi analitici da utilizzare per la loro quantificazione. Queste indicazioni tecniche sono valide anche per la determinazione dei PFAS nelle matrici ambientali.

In particolare, per il parametro “somma di PFAS” vengono indicati i metodi della norma EN 17892:2024.

Tale norma può essere applicabile anche per la ricerca degli inquinanti in acque di origine ambientale. Viene espressamente indicata la possibilità di utilizzare anche altri metodi standard equivalenti, a patto che soddisfino gli stessi requisiti.

Gli Stati membri dell’Unione Europea hanno tempo fino al 12 gennaio 2026 per adeguarsi alla normativa sul monitoraggio dei PFAS, che comprende anche la definizione della frequenza di campionamento, che può essere adottata anche sulla base delle valutazioni di rischio del bacino idrografico e del sistema di fornitura delle acque.

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