Un coordinamento unico per la sanità lombarda

Presentato in Assolombarda 'Confindustria Lombardia Sanità Servizi', il coordinamento delle imprese della sanità privata lombarda: un nuovo modello per il dialogo con le istituzioni

Presentato in Assolombarda 'Confindustria Lombardia Sanità Servizi', il coordinamento delle imprese della sanità privata lombarda: un nuovo modello per il dialogo con le istituzioni

Milano, 13 luglio 2010 - E’ stata presentata oggi "Confindustria Lombardia Sanità Servizi", il coordinamento di 222 imprese della sanità privata lombarda: una realtà composita che riunisce IRCCS, ospedali, laboratori, poliambulatori, RSA, Home Care Provider per un totale in tutta la Lombardia di oltre 32.000 dipendenti con un fatturato SSN (ricoveri e prestazioni ambulatoriali e di laboratorio) di circa 2,8 miliardi di euro.
In Lombardia il 35% dei posti letto e più del 42% delle prestazioni ambulatoriali sono offerte da erogatori privati.

E’ la prima volta in Italia che la sanità privata si muove come un soggetto unico e unitario: nasce quindi, un nuovo interlocutore per le istituzioni attraverso un coordinamento di strutture multidisciplinari che rappresenta un modello unico in Italia per le relazioni istituzionali in area sanitaria.

Ha aperto l’incontro Alberto Meomartini, presidente Assolombarda, ricordando: "In Italia e in Lombardia la sanità è un settore strategico in termini di apporto al PIL e all’occupazione, oltre che per le ricadute sociali positive delle attività delle strutture sanitarie. L'incontro tra aziende della sanità e sistema Confindustriale ha dato impulso alla creazione di un sistema di rappresentanza che, prima esperienza del genere in Italia, è in grado di aggregare tutte le realtà della sanità privata che operano in Lombardia". Conferenza-sanità_130710.jpg
Inoltre, per Meomartini la nascita di Confindustria Lombardia Sanità Servizi si pone in coerenza con l’attenzione alla legalità nel settore sanitario, sulla quale è impegnata a tutto campo anche la stessa Regione Lombardia. Non a caso, infatti, "Assolombarda è convinta da sempre che trasparenza, eticità e legalità siano il fulcro di un’attività imprenditoriale sana", come dimostra la pronta sottoscrizione, da parte dell’Associazione, del Protocollo di Legalità firmato lo scorso maggio da Confindustria e Ministero dell'Interno.

Il progetto pilota: un confronto pubblico/privato sui costi dei servizi
In quest’occasione viene lanciato un progetto pilota mai sperimentato in Italia: un confronto pubblico/privato sul rapporto tra costi e ricavi in strutture assimilabili per grandezza, volume e tipologia di attività.  Inizialmente declinato in specifiche aree (ad es. reparti, servizi come le sale operatorie, le diagnostiche,...) si pone diversi obiettivi: evidenziare eventuali possibilità di ottimizzazione dei costi, individuare indicatori di produttività e standard e mettere le basi per una rendicontazione omogenea che possa consentire la confrontabilità dei dati.

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Carlo Lucchina, Direttore Generale Sanità Regione Lombardia, Renato Botti, Presidente Confindustria Lombardia Sanità servizi e Alberto Meomartini, Presidente Assolombarda

"La sanità privata svolge un ruolo fondamentale contribuendo in modo decisivo alla crescita qualitativa dell’intero sistema sanitario attraverso la proposta di modelli organizzativi efficienti, professionalità e attenzione al paziente, oltre che attraverso un considerevole apporto di capitali per investimenti in strutture, tecnologie e innovazione" - ha sottolineato Renato Botti, presidente di Confindustria Lombardia Sanità Servizi – "Vogliamo dimostrarlo lavorando in stretta collaborazione con il pubblico: attraverso un confronto su modelli organizzativi e processi cercheremo di individuare best practices che possano rappresentare modelli di riferimento per il miglioramento continuo e lo sviluppo".
Il confronto, già avviato in via sperimentale da alcuni giorni tra due importanti ospedali lombardi, porterà a individuare i modelli più efficienti e in prospettiva quei costi standard, invocati in questi giorni nel dibattito sulla manovra Tremonti come una possibile soluzione per combattere gli sprechi.

Il lavoro con le Istituzioni
Il lavoro delle realtà che costituiscono Confindustria Lombardia Sanità Servizi dura - sotto diverse forme - da sei anni e ha portato la sanità privata lombarda ad essere un soggetto propositivo indispensabile per le istituzioni che governano il sistema regionale.

In particolare è stato evidenziato l’impegno nella costruzione di modelli che favoriscano trasparenza ed eticità, condividendo appieno l’impegno già preso da Confindustria, che lo scorso 10 maggio aveva sottoscritto il Protocollo di legalità con il Ministero degli Interni.

Renato Botti, presentando il lavoro svolto negli ultimi sei anni, ha sottolineato il ruolo che la sanità privata ha nel sistema regionale e le iniziative che hanno portato a risultati importanti anche sul fronte dell’impegno etico, come ad esempio:
- la collaborazione con la Regione Lombardia per la definizione delle linee guida per la stipula dei contratti con i medici, con lo scopo di limitare comportamenti che favorissero interessi personali;
- la definizione di raccomandazioni per l’applicazione della L.231 che prevede che ogni organizzazione adotti codici di comportamento e meccanismi di controllo che favoriscano correttezza ed efficacia;
- la partecipazione a un tavolo su appropriatezza e controlli per definire in via preventiva i comportamenti più corretti in tema di appropriatezza delle prestazioni sia sul fronte amministrativo (definizione della codifica dei rimborsi - drg), sia su quello organizzativo (scelta tra ricovero/ambulatorio/day hospital), sia sul quello clinico.

"Troppo spesso si identifica il privato con l’idea preconcetta di imprenditori senza scrupoli attenti solo al guadagno. Non è così. Siamo consapevoli di essere parte di un sistema e i primi a chiedere controlli seri ma secondo criteri oggettivi, uguali per tutti e che mirino a isolare comportamenti sbagliati. Per questo motivo siamo in prima linea per identificare regole condivise e per migliorare il sistema a beneficio di tutti" – ha concluso Botti.

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