Un repertorio di idee per affrontare la crisi con successo

Uno studio dell’Osservatorio Assolombarda-Bocconi dimostra che le imprese milanesi hanno le risorse per superare la fase economica negativa e che non cedono al pessimismo. ''Superare la crisi economica attuale con successo è possibile purché tutti facciano la propria parte'' ha affermato la Presidente di Assolombarda Diana Bracco

Uno studio dell’Osservatorio Assolombarda-Bocconi dimostra che le imprese milanesi hanno le risorse per superare la fase economica negativa e che non cedono al pessimismo. ''Superare la crisi economica attuale con successo è possibile purché tutti facciano la propria parte'' ha affermato la Presidente di Assolombarda Diana Bracco

Milano, 24 novembre 2008 – Coraggiose, determinate, competitive. Pronte a muoversi sui mercati esteri, con una tensione continua verso la crescita. Sono queste alcune delle caratteristiche delle imprese analizzate dall’indagine dell’Osservatorio Assolombarda-Bocconi che ha esaminato come hanno fatto a reagire con successo alle sollecitazioni dei mercati mantenendosi competitive.

I risultati della ricerca sono stati presentati oggi a Milano nel corso del convegno “Così l’impresa muove e vince. Affrontare la crisi con successo è possibile”.

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Alberto Fedel, Antonio Colombo, Umberto Quadrino e Giuseppe Airoldi

Imprenditori e manager hanno raccontato quali sono le leve e le mosse strategiche che generano l’alchimia in grado di far crescere aziende di settori e dimensioni diverse e con compagine societaria, modelli organizzativi e di business differenti. Sono intervenuti, tra gli altri, Umberto Quadrino, Consigliere incaricato Centro Studi Assolombarda, Mario Monti, Presidente Università Bocconi, Diana Bracco, Presidente Assolombarda e il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola.

“Superare la crisi economica attuale con successo e' possibile, purche' tutti facciano la propria parte, Governo, banche, imprese, sindacati”, ha affermato Diana Bracco, Presidente di Assolombarda nel suo intervento. "Anche in un momento di estrema incertezza e di forte rallentamento come questo, con un quadro economico globale deteriorato, noi imprenditori continuiamo a credere nelle nostre imprese e nelle loro prospettive. E, oggi, in queste imprese dobbiamo continuare a investire, perchè non e' questo il momento di ripiegarci su noi stessi", ha aggiunto Diana Bracco. “Occorre avere fiducia e non cedere nel pessimismo. L'Italia ha le risorse per competere e per superare la fase economica negativa. Certo tutti si devono rimboccare le maniche: le banche devono fare la loro parte sostenendo il nostro coraggio e la nostra determinazione; ci aspettiamo anche da parte di tutte le organizzazioni sindacali comportamenti e scelte responsabili; ma sono altrettanto convinta che debba arrivare al più presto una risposta pubblica alle turbolenze che stanno scuotendo i mercati".

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Per la Presidente di Assolombarda due sono i driver importanti da seguire per avere un sostegno al superamento della crisi: "l'innovazione, su cui e' necessario fare sistema senza confini di dimensione d'impresa e di settore; e l'Expo 2015 che può davvero diventare un grande volano di crescita economica per l'intero Paese, un progetto nel quale le imprese credono molto e sul quale puntano moltissimo".

Diana Bracco al podio

L’Osservatorio Assolombarda–Bocconi sulla competitività delle imprese da oltre un decennio studia le condizioni di contesto e le condizioni d’azienda che favoriscono lo sviluppo e la competitività delle imprese, con particolare attenzione all’area milanese e lombarda.

Dallo studio di quest’anno “Così l’impresa muove e vince” emerge un quadro che può essere giudicato sostanzialmente positivo. Gli imprenditori di oggi hanno una visione ampia, a tutto tondo, dell’impresa; appare superato lo schema dell’imprenditore unicamente e direttamente concentrato sulla produzione o sulle vendite o assillato solo dalla riduzione dei costi. L’apertura e la competizione internazionale sono fatti acquisiti per tutti e vissuti positivamente; è chiara l’esigenza di crescere e di competere attraverso modelli di business sofisticati così come è chiaro che a tal fine si deve passare attraverso la managerializzazione e l’apertura del capitale.

Con riguardo al contenuto delle mosse strategiche attuate dal campione di aziende analizzato, si osserva che le imprese, nel loro insieme, hanno attivato un’ampia gamma di mosse tra cui prevalgono nettamente le mosse di sviluppo e di crescita. Quasi mai la singola impresa si concentra su una sola “grande mossa”; è invece ricorrente il caso delle imprese che hanno attivato un pacchetto di mosse di varia natura e originate da spinte differenti. Molte di queste mosse sono state attuate “per linee esterne”, ossia agendo anche sugli assetti proprietari attraverso acquisizioni, fusioni e alleanze strategiche.

Il tema della localizzazione delle attività produttive è sempre critico, ma nessuna delle aziende analizzate ha compiuto significative mosse di delocalizzazione negli ultimi tre anni. Sono state aperte alcune unità produttive all’estero anche in tempi recenti, ma non in sostituzione delle unità italiane, bensì per disporre di capacità produttive al servizio di nuovi mercati.

Luca Manzoni, Ezio Vergani, Alessandro Spada, Gianfranco Fabi, Patrizia Giangrossi, Ernesto Gismondi e Massimo della Porta

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Inoltre, dopo molti anni di forte outsourcing, si osservano oggi comportamenti molto cauti o addirittura di segno opposto. La focalizzazione sul core business (con le innovazioni necessarie per continuare ad essere competitivi) sembra prevalere rispetto ai percorsi di diversificazione. Numerose e importanti sono poi le mosse dichiarate di investimento in “capitale umano”.

In estrema sintesi gli imprenditori, temprati dal continuo confronto con situazioni difficili e talvolta di crisi profonda, hanno raggiunto una notevole maturità; hanno sviluppato una visione rotonda dell’azienda, non vedono nell’ambiente solo minacce, non temono il cambiamento, sono pronti a mettere in discussione tutto, o quasi tutto.

Sintesi intervento Ministro Claudio Scajola

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