Il Presidente di Assolombarda visita ab medica

Da sempre pionieri dell’innovazione e capofila di un gruppo internazionale con più di 650 dipendenti in cinque paesi europei, è cresciuta negli anni sviluppando un forte know-how, in termini di prodotti, soluzioni tecnologiche, brevetti, orientati alla salute e al benessere dell’individuo.

Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda, ha visitato, a Cerro Maggiore (MI), la sede di ab medica, azienda di riferimento nel mercato europeo per le tecnologie medicali mininvasive, la chirurgia robotica, la digital health e l’innovazione tecnologica in sanità.

Fondata nel 1984, ab medica festeggia quest’anno 40 anni di storia nel campo delle soluzioni per la salute. Da sempre pionieri dell’innovazione, l’azienda, capofila di un gruppo internazionale con più di 650 dipendenti in cinque paesi europei, è cresciuta negli anni sviluppando un forte know-how, in termini di prodotti, soluzioni tecnologiche, brevetti, orientati alla salute e al benessere dell’individuo.

“Quella di oggi è stata una visita incredibilmente stimolante, che ci ha restituito lo spaccato di una impresa proiettata nel futuro e nell’innovazione e che mantiene radici solide nella sua storia e nei suoi valori – ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. Una percentuale importante del 3% del fatturato di ab medica viene reinvestito in ricerca, ospita un Training Center all’avanguardia dove vengono organizzati percorsi di formazione sulle principali tecnologie rivolti a chirurghi, equipe infermieristiche studenti e personale interno, ha ottenuto importanti certificazioni nella parità di genere. Ab medica è quindi una magnifica espressione di un comparto, quello della medicina, della ricerca e della cura, che dà lustro al nostro territorio e che vede le imprese lombarde eccellere. Un primato che va coltivato. Le politiche legate all’industria biomedicale devono superare logiche come quella del Payback dei dispositivi medici, che mettono a rischio il lavoro, gli investimenti, l’economicità delle imprese e l’impegno di un comparto strategico per il nostro territorio e per l’intero sistema Paese, sul piano sanitario e socio-economico”.

 

“È stato un onore e un piacere accogliere il Presidente Spada – ha replicato Francesca Cerruti, CEO ab medica - e celebrare insieme un traguardo per noi tanto importante come quello dei 40 anni di attività. Un traguardo che si interseca con l'inizio del mio mandato in Assolombarda come Presidente di zona dell’Alto Milanese, dove ho raccolto la sfida di condividere i valori e il know-how di ab medica. Il comparto di cui siamo parte sta attraversando un momento particolarmente delicato che richiede una svolta. Il Payback per i dispositivi medici rischia di portare al collasso migliaia di piccole e medie imprese che ogni giorno scrivono il futuro della sanità italiana e noi non possiamo permettere che questo accada. Insieme alla sfida del Payback, un meccanismo che va abolito nell'interesse del tessuto produttivo, dei lavoratori, del Sistema Sanitario, lavoreremo con i colleghi di Assolombarda per promuovere tra le imprese del territorio l'adozione di policy adeguate a ridurre il divario di genere, sostenendo il cambiamento culturale fondamentale per la piena affermazione delle pari opportunità. Non mancheranno, inoltre, momenti di sensibilizzazione e formazione rispetto ai temi ESG, alla sicurezza sul lavoro e alla cultura della salute tra le aziende di zona, misurando l'impatto sul nostro territorio rispetto al consumo di risorse e inquinamento".

 

La visita ha preso il via nell’headquarter dell’azienda, “Casa Ab Medica”, una struttura sensoriale a zero emissioni, che sfrutta l’energia geotermica e dove l’acqua di falda viene utilizzata per la climatizzazione degli spazi, per l’irrigazione delle aree verdi e come riserva antincendio. La sede ospita la mostra dedicata al progetto “La cura per definizione” realizzato in collaborazione con Fondazione Treccani per celebrare i 40 anni di storia di ab medica.

Il Presidente di Assolombarda ha assistito a demo sull’utilizzo del robot da Vinci Xi, iterazione di un sistema tecnologico per la chirurgia robotica, i cui predecessori sono stati sviluppati per la prima volta 25 anni fa da ab medica.

Ab medica, oltre 400 dipendenti in Italia, con un fatturato di 238 milioni di euro nel 2023, aderisce a diversi progetti finanziati nell’ambito di programmi comunitari e collabora con istituti quali l’Università di Cape Town, il Politecnico di Milano, il CNR, l’Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.  L’intensificarsi delle relazioni con università, centri di ricerca e laboratori scientifici internazionali ha portato a differenti aree di approfondimento tra cui: Digital Therapeutics, Telemedicina, Ingegneria tissutale, Neuroscienze e dispositivi wearable.

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