Al fianco delle imprese

La nostra voce “Nel cuore dell’Europa”, il nostro lavoro il cuore dell’Europa.

Voglio ringraziarvi per la straordinaria partecipazione alla nostra Assemblea Generale. Avete risposto all’invito in più di 1.800, le autorità presenti erano circa 350 e gli utenti che hanno seguito i lavori in streaming sono stati 200.000. La vostra affezione e il vostro interesse sono per me e per tutta Assolombarda motivo di grande orgoglio, e dimostrano, ancora una volta, quanto l’industria del nostro territorio voglia far sentire la propria voce.

Come sapete, quest’anno abbiamo deciso di svolgere l’Assemblea Generale di Assolombarda in uno dei luoghi simbolo della storia industriale del nostro Paese che, nel tempo, ha saputo declinare in pieno spirito ambrosiano tradizione e innovazione: il Camozzi Advanced Manufacturing Center

Da questo centro di rinascita industriale ho voluto lanciare un messaggio per ricordare a tutti, specialmente alle istituzioni presenti, che noi siamo “Nel cuore dell’Europa” e lo siamo per natura geografica, ma soprattutto per capacità industriale. 

Il nostro tessuto produttivo, infatti, è un vero e proprio modello che traguarda successi europei ed internazionali di cui dobbiamo essere fieri. Grazie alla taglia e al valore delle nostre imprese siamo la seconda manifattura d’Europa e siamo leader per qualità, innovazione e tecnologia in settori altamente specializzati.

In questo quadro la Lombardia con i territori di Assolombarda, con la sua manifattura e i suoi servizi, vanta risultati eccezionali che vanno dall’essere la prima regione europea in assoluto per numero di unità locali manifatturiere al record dell’export tra i più importanti d’Europa, senza dimenticare l’incremento positivo del nostro PIL rispetto ai tradizionali benchmark europei.

Nel biennio 2021-2022 il PIL italiano è aumentato di quasi l’11% e contemporaneamente è diminuito anche il rapporto debito pubblico/PIL di circa 10,5 punti rispetto al 2020. Per il 2023 la Commissione Europea e l’OCSE indicano per l’Italia una crescita che potrebbe arrivare a +1,2%, mentre la Banca d’Italia parla addirittura di un +1,3%

Siamo davvero di fronte ad un “piccolo” miracolo economico e il merito di questi straordinari numeri è vostro, frutto del vostro lavoro, dei vostri sforzi, della vostra capacità di rimboccarvi le maniche e di guardare al futuro con coraggio e passione. 

Questo patrimonio di primati e progressi, però, rischia di essere compromesso a causa di un contesto politico-economico internazionale ed europeo in cambiamento. Per non disperdere il nostro incredibile valore, oggi più che mai abbiamo bisogno di una politica industriale che sia comunitaria, solidale e pragmatica.

L’Europa, soprattutto alla luce di enormi sfide per l’industria mondiale, non può essere sorda alle nostre richieste e deve mettere in campo strumenti finanziari adeguati. Se l’Unione Europea vuole vincere la sfida della transizione senza rischiare la desertificazione delle sue lunghe filiere industriali ha la responsabilità di istituire un fondo sovrano comunitario.

L’accelerazione ambientale della Commissione Europea, che impone sulla base di postulati ideologici tecnologie e fonti da usare o da escludere, è del tutto irragionevole perché scarica sulle imprese i costi degli obiettivi di riduzione delle emissioni. Mi riferisco, per esempio, alla Direttiva sull’Automotive o, nel caso della Lombardia, alle Politiche per la Qualità dell’Aria. Tutti noi pensiamo che limitare il più possibile le emissioni sia un bene pubblico, ma se questo significa sacrificare il nostro sistema Paese – che si colloca, tra l’altro, nei primi dieci posti al mondo per sviluppo sostenibile – allora è pura demagogia. 

Al nostro Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ho chiesto, dunque, di salvaguardare la nostra eredità industriale e di farlo nell’unico perimetro d’azione possibile che è ovviamente quello europeo, rispetto al quale dobbiamo rafforzare, oggi più che mai, il nostro posizionamento a partire ovviamente dalla messa a terra del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Come Assolombarda, insieme a tutti voi, continueremo a fare la nostra parte per costruire la politica industriale dei prossimi decenni continuando ad essere presenti su tutti i dossier più importanti: l’energia, le materie prime, le infrastrutture, l’innovazione, il lavoro, l’intelligenza artificiale, lo spazio e la difesa, ma anche tutti quei temi dalla dimensione più locale che incidono sulle nostre comunità.

Abbiamo davanti a noi mesi non semplici che definiranno la competitività della nostra industria e di conseguenza dei nostri territori e del nostro Paese. Un quadro ancora una volta di incertezza, fatto anche di inflazione e di tassi di interesse troppo alti, così come di partite politiche nazionali fondamentali come quelle sulla riforma del fisco e della giustizia.

Storicamente sappiamo bene che nostre imprese hanno saputo affrontare ripetute crisi a testa alta, con un modello vincente che ha garantito la ripresa, che costituisce la punta di diamante della nostra economia e che porta il nostro Paese nelle catene europee del valore, permettendo alla stessa Europa di competere nel mondo. Purtroppo, però, il solo spirito non è sempre sufficiente e per questo ci aspettiamo nei prossimi mesi interventi strutturali, in Italia e in Europa, che garantiscano alle nostre imprese di continuare ad avere un passo spedito così da preservare un patrimonio di successi invidiabile.

Siate orgogliosi di quello che rappresentiamo. Continuiamo a far sentire la nostra voce senza applaudire luoghi comuni, ma guardando al futuro con voglia di fare, creare, rinnovare, attraverso nuove idee, nuove scoperte ed innovazioni. La nostra voce è “Nel cuore dell’Europa”, il nostro lavoro è il cuore dell’Europa.

Vi ringrazio per esserci sempre e per contribuire alla crescita di questi straordinari territori e di questo grande Paese. Auguro a tutti voi e alle vostre famiglie buone vacanze e buon meritato riposo.

Alessandro Spada
Presidente Assolombarda

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