Al fianco delle imprese

Il nuovo governo e la crisi energetica: Assolombarda c'è

da qualche settimana si è conclusa una delle tornate elettorali più veloci della storia repubblicana. I risultati sono noti a tutti, così come il significativo dato dell’astensionismo che dimostra, ancora una volta, la necessità di ridurre le distanze tra la classe dirigente e le nostre comunità.

Come saprete, durante la campagna elettorale ho voluto invitare nella “casa degli imprenditori” di Milano, Monza Brianza, Lodi e Pavia i leader di tutte le coalizioni in campo, per inaugurare una stagione di dialogo ed interlocuzione super partes affinché, in previsione della legislatura che sarà inaugurata tra pochi giorni, il legame tra istituzioni e imprese sia più saldo che mai.

Hanno risposto al nostro appello - in ordine di partecipazione - Enrico Letta, Carlo Calenda, Matteo Renzi, Giulio Tremonti e Maurizio Lupi, ai quali abbiamo raccontato le priorità del nostro mondo, con la volontà di disegnare finalmente insieme un Paese che abbia una vera vocazione industriale. Abbiamo ovviamente parlato di crisi energetica, sottolineando le misure più urgenti che ci aspettiamo siano prese dall’Europa e dal Governo, di lavoro, di autonomia regionale differenziata e città metropolitana, così come di burocrazia, di fisco, di transizione ecologica e digitale.

Durante tutti gli incontri, oltre ai temi più importanti, il punto che ho voluto tenere fermo è che desideriamo una legislatura che non abbia paura a parlare di industria e con l’industria: è tempo che la politica ci percepisca come degli interlocutori con i quali progettare, innovare e creare il futuro per garantire la prosperità del nostro sistema Paese. La cultura d’impresa deve essere un minimo comune denominatore a vantaggio di tutti.

Colgo dunque l’occasione per ringraziare tutti voi per la grande partecipazione, uno spirito che ho apprezzato. A questo link trovate la gallery per rivivere quei momenti.

Il tema dell’energia è la criticità che rischia di mettere in ginocchio il nostro tessuto imprenditoriale, per questo vorrei sottolineare a tutti voi l’impegno di Assolombarda. Infatti, nel corso dell’ultimo anno, ma più precisamente già dall’autunno 2021, non sono mancati incontri, position paper, articoli e proposte concrete in cui abbiamo evidenziato il problema e chiesto alle istituzioni di affrontare la crisi con la stessa attitudine con la quale abbiamo aggredito e mitigato la pandemia.

Il presidio tematico è stato costante e a questo proposito vi segnalo la lettera che ho scritto al Sole 24 Ore pubblicata venerdì 7 ottobre, con l’obiettivo di sollecitare l’Unione a non perdere ulteriore tempo nei confronti di misure come il tetto al prezzo del gas e il disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas. Mancare un obiettivo così importante rischia di dar credito a chi è tornato a mettere in dubbio la solidarietà tra stati membri: se le imprese chiudono, l’Italia muore e l’Europa non può essere sorda.

Oggi il problema del gas riguarda specialmente i prezzi gonfiati, per questo chiediamo all’Unione europea di affrontare queste speculazioni incontrollate con misure decise e unitarie. Chiediamo, insomma, coerenza anche nelle risposte alle conseguenze che derivano dalle sanzioni, che abbiamo condiviso perché la libertà continuerà a valere più di ogni cosa.

Le voci delle imprese del nostro territorio devono essere ascoltate, anche perché le nostre aziende continuano a rappresentare un vero e proprio traino per l’intero Paese. Nella prima metà del 2022, appunto, l’economia lombarda ha mostrato una resistenza straordinaria: dopo un primo trimestre estremamente positivo, il secondo si è chiuso con dati ancor più sorprendenti, nonostante i forti fattori avversi. Il manifatturiero, per esempio, ha accelerato oltre ogni attesa tra aprile e giugno scorso, ben più della media italiana e dei principali paesi europei. Lo slancio positivo si evidenzia anche sui mercati internazionali, con le esportazioni lombarde che nel secondo trimestre del 2022 crescono ben del +20,7% rispetto allo stesso periodo del 2021.

In virtù di tutti questi fattori voglio confermarvi che Assolombarda proseguirà nel fare tutto il necessario per tutelare, sostenere e salvaguardare le imprese, facendosi portavoce di istanze, necessità e bisogni di un territorio che, nonostante le difficoltà, permette ancora al Paese di essere riconosciuto come eccellenza internazionale attrattiva e competitiva.

Assolombarda c’è e continuerà a fare la propria parte al fianco delle imprese.


Alessandro Spada
Presidente Assolombarda