Introduzione linee guida “cloud first” e interoperabilità

Obiettivo di questa riforma è eliminare gli ostacoli all'adozione del cloud e razionalizzare gli adempimenti burocratici che rallentano le procedure di scambio dei dati tra le pubbliche amministrazioni, introducendo una serie di obblighi e incentivi intesi a facilitare la migrazione al cloud e a rimuovere i vincoli procedurali a un'adozione diffusa dei servizi digitali. La riforma comporterà tre linee di azione:

  1. Adozione disincentivi per le PA che non hanno adottato migrazione;
  2. Revisione delle attuali regole di contabilità applicabili ai costi dei servizi cloud [poiché la migrazione al cloud comporta al momento trasferimenti da capex (spese in conto capitale) a opex (spese operative), occorrerà rivedere le regole di contabilità applicabili ai costi di servizi cloud che attualmente disincentivano la migrazione];
  3. Revisione delle norme relative all'interoperabilità dei dati, conformemente alle disposizioni sugli open data e sul trattamento dei dati personali, e snellimento delle attuali procedure di scambio dei dati tra pubbliche amministrazioni per semplificarne gli aspetti procedurali e velocizzare l'interoperabilità delle banche dati.

Inoltre sarà rivisto e integrato con l'Anagrafe della Popolazione residente (ANPR) il domicilio digitale individuale per permettere corrispondenze digitali certe e sicure tra cittadini e PA.